Sangue a Marsiglia

Mentre l’Europa assiste impotente alla gravissima crisi politico- istituzionale in Catalogna dagli esiti imprevedibili, torna a farsi sentire in Francia il terrorismo di matrice islamista – salafita. Prima di venire ai fatti occorre ricordare che In Francia il numero di persone sospettate di essersi votate all’islam radicale salafita è aumentato del 60% in due anni. Il dato emerge dal dispositivo per la “prevenzione della radicalizzazione a carattere terrorista” (FSPRT) che ha segnalato alla fine di Agosto 18.550 casi aperti dei quali 2.200 interessano dei minorenni. Il sistema di monitoraggio raccoglie i dati dalle prefetture, dai servizi di polizia, dalle gendarmeria e le segnalazioni da parte di cittadini comuni. Domenica 1° Ottobre 2017 un cittadino tunisno di circa 30anni successivamente identificato come Hanachi Ahmed (sotto nella foto dell’Agenzia Ansa), ha accoltellato due donne ( erano cugine di 17 e 20 anni ) uccidendole entrambe alla stazione ferroviaria di Saint-Charles di Marsiglia.

L’uomo che aveva indosso anche un altro coltello e che è stato ucciso successivamente dalla polizia, ha prima sgozzato la prima vittima per gettarsi sull’altra, colpendola a morte al grido di “Allah u Akbar”. La paura che il terrorista indossasse un cintura esplosiva e che avesse anche dei complici ha reso complesse le operazioni della Polizia che per ore ha presidiato la stazione marsigliese. La galassia islamista ha subito celebrato sul web l’azione del “lupo solitario” inneggiando al jihad, invitando i “lone wolwes” a colpire ovunque e con ogni mezzo le forze di polizie, i militari e comuni cittadini ritenuti tutti infedeli. Nella notte attraverso l’agenzia stampa ” Amaq”, lo Stato islamico ha rivendicato l’attacco di ieri descrivendo l’uomo come “ un nostro soldato”

Fino ad oggi la città di Marsiglia che vive da anni anche l’emergenza criminalità, non era stata ancora colpita da atti terroristici benché è ormai accertato che sia diventata a livello logistico molto importante per il “jihad made in France”. Marsiglia che potrebbe presto diventare la prima città a maggioranza musulmana dell’Europa occidentale, è tra le città francesi quella con la più alta percentuale di fedeli musulmani di tutta la Francia. La città vive da molto tempo una situazione molto delicata fatta di crisi economica, disoccupazione giovanile, altissimi tassi di criminalità, traffico e consumo di droga tra i circa 900mila abitanti (dei quali oltre il 25% musulmani). Tutti elementi che rappresentano il terreno ideale per i “predicatori dell’odio” attivi nelle molte moschee della regione di Marsiglia controllate dai salafiti finanziati da “sulfuree” organizzazioni caritatevoli dei paesi del Golfo Persico che non trovano alcun ostacolo nella loro opera. L’ennesimo atto criminale mostra che a nulla o quasi serve la militarizzazione delle città francesi contro un nemico che continua a crescere nei numeri tanto che i servizi segreti francesi tengono “sotto controllo” per quanto sia possibile farlo, 15.000 islamisti sparsi in tutto l’Esagono senza dimenticare gli oltre 250 “foreign fighters” rientrati nel paese.

 

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