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Non si ferma la macchina della propaganda islamista in Inghilterra. Qualche giorno fa nelle università londinesi frequentate in particoalre da studenti musulmani sono state letteralmente invase da volantini pubblicitari che annunciano il prossimo festival “ILMFest”organizzato e finanziato dall’Istituto di studi islamici, “Al Maghrib Institute” fondato in Texas nel 2001 da Muhammad Alshareef. L’istituzione è presente nel Regno Unito con due sontuose sedi a Londra e Manchester poi in Australia, Malesia, Singapore, Canada, Danimarca, Svezia, Irlanda e Stati Uniti.
Questo istituto islamico è noto per dare voce alle personalità piu’ intransigenti dell’islam sunnita e in Inghilterra presso di loro predicano personalità come Omar Suleiman, Yasir Qadhi, Yayha Ibrahim, Abu Eesa Niamutullah, Ahsan Hanif e molti altri tra i quali il responsabile del progetto “Quran Revolution” l’imam Wisam Sharief. A loro vanno aggiunti quelli che invitati arrivano dai paesi del Golfo, dal Pakistan o dal Bangladesh. Il festival islamico si svolgerà il prossimo 5 Novembre nella spazi della “The O2 Arena”, meglio conosciuta anche con il nome di “North Greenwich Arena” famosa per gli eventi musicali e sportivi che ospita. l’Al Maghrib Institute è da tempo sotto i riflettori per le sue attività ad esempio la vendita di DVD con i sermoni di Anwar al-Awlaki predicatore yemenita- americano morto nel 2011 per “ per ordine presidenziale” di Barack Obama. A proposito di lui molte riposte si trovano nel libro del giornalista americano Scott Shane “Objective Troy: A Terrorist, a President, and the Rise of the Drone” che descrive la sua parabola di vita e tutti gli errori commessi dall’intelligence americano che lo mise con le spalle al muro per le sue frequentazioni con giovani prostitute in lussuosi hotel.
La vergogna e il senso di colpa verso la famiglia e verso il padre ex Ministro dell’Agricoltura nello Yemen, lo fece molto probabilmente deragliare prima verso la predicazione estremista e poi verso la jihad armata unendosi ad Al Qaeda nello Yemen trovandovi la morte. Insieme a lui mori’ anche il giovane figlio Abdulrahman al-Awlaki di soli 16 anni che si trovava sull’auto del padre investita dal missile lanciato da un drone USA.Per tornare a Londra uno dei relatori che dovranno parlare all’evento del 4-5 Novembre 2017 è Omar Suleiman predicatore islamico, che definisce “ l’omosessualità una malattia, un peccato irrefrenabile ripugnante”ma durante la kermesse ci sarà spazio anche per Yasir Qadhi che sul medesimo argomento sostiene che “per la nostra religione uccidere l’omosessuale è la giusta punizione verso Allah”. Nonostante le polemiche l’evento di Londra non sembra in discussione anzi tutto è stato confermato. Da registrare inoltre che da qualche giorno la polizia londinese gira dopo aver ricevuto precisi ordini, per le scuole della capitale del Regno Unito per incoraggiare gli allievi a denunciare senza timore “i fenomeni islamofobici”. Bene ricordare che a Londra i 600mila residenti mussulmani rappresentano il 12,4% della popolazione e possono contano su una rete di oltre 430 moschee nelle quali e’ davvero complesso capire ciò che accade. Stesso si può dire dei quartieri come Newham e Tower Hamlets dove i musulmani superano il 30%. Per tutti loro anche 100 “corti islamiche “ sparse per il paese, veri tribunali islamici autorizzati ad emettere decisioni e pareri in ambito matrimoniale ed economico basati sulla sulla “Sharia”. Sono illegali? Chi ha autorizzato una cosa del genere ? Gli inglesi ovviamente….