Pazzesco: l’esercito inglese vuole più islamici (“Libero” del 17.01.2018)

Grandi polemiche nel Regno Unito dopo la diffusione del nuovo video dell’esercito britannico commissionato per trovare nuovi soldati per l’esercito mentre sul territorio le aree fuori controllo non si limitano più al solo «Londonistan». Il fenomeno non si arresta e altre zone si vanno formando nell’ex impero coloniale preso d’assalto negli anni dall’immigrazione proveniente anche da Paesi come Pakistan, India e Bangladesh. Gli inglesi, intenti a far crescere l’economia e a consolidare la loro posizione come piazza finanziaria globale peraltro allergica alle regole dell’antiriciclaggio, si sono dimenticati per decenni di milioni di persone arrivate nel Paese a cercare fortuna. Invece di farli diventare veri cittadini inglesi hanno consentito loro di costruirsi autentiche società parallele. È così che si spiegano gli 89 tribunali sharaitici disseminati in tutto il Paese, che giudicano su questioni legate alla poligamia e alle mutilazioni genitali, sul ripudio della moglie (talaq) e sul divieto ai matrimoni misti. La prima «Sharia Court» è stata inaugurata a Leyton, un sobborgo di Londra, con il nome di «Consiglio della sharia islamica» e con il pieno accordo delle autorità inglesi.

SOLDI DAL GOLFO

Mentre la Gran Bretagna cresceva, per far sì che tutti ma proprio tutti, partecipassero alla grande abbuffata, lo Stato erogò sussidi a pioggia. Soldi che arrivarono nella stragrande maggioranza a persone in difficoltà, ma anche ai predicatori islamici già finanziati dall’Arabia Saudita, dal Kuwait, dal Qatar e da altri Paesi del Golfo che con il tempo alzarono sempre più il livello dello scontro con la società inglese. Conflitto che si è fatto sempre più acuto con i continui tagli al «welfare state», processo che ha fatto infuriare in particolare la popolazione che vive nelle aree più disagiate del Paese. Molti hanno trovato la risposta alla loro rabbia nelle 1.700 moschee disseminate nel Paese con gli estremisti «deobandi», dottrina islamica del subcontinente indiano e Afghanistan, a fare la parte del leone, visto che ne controlla quasi la metà. Il resto ai wahhabiti dell’Arabia Saudita, ai Fratelli Musulmani e agli altri. Insieme alla crescita delle moschee, delle cupole e dei minareti eretti nelle città inglesi, sono cresciuti anche gli estremisti. Secondo un recente rapporto dell’intelligence britannica, sono oltre 23mila le persone contigue agli ambienti jihadisti, 3mila delle quali costantemente monitorate in quanto pronte all’atto violento in un Paese che ha pagato un prezzo altissimo alla furia islamica. Gravissima è anche la situazione nelle carceri, dove cresce il numero dei detenuti radicalizzati da imam di dubbia formazione che accedono facilmente alle prigioni. La comunità islamica è stata troppo timida nel respingere questa marea nera e si è divisa tra «post islamici», che non frequentano moschee e vivono la fede pacificamente, e coloro vedono l’islam come valore assoluto.

RISCHIO CEDIMENTO

Il terrore di esser giudicati «islamofobi» ha contagiato anche il mondo politico che si affanna seppur in varie sfumature, a farsi fotografare con imam di tutti i tipi all’inaugurazione delle moschee e di centri islamici spesso finanziati da improbabili fondazioni. Le istituzioni già arrancanti in un paese dove vivono più di 3 milioni di cittadini musulmani con un altissimo tasso di natalità, e dove, in alcune zone di Londra, almeno il 50% della popolazione è musulmana, hanno ceduto di schianto. Allora menu speciale per i 26mila alunni di religione islamica che frequentano le scuole cattoliche in Inghilterra e Galles, niente presepi a Natale e il classico armamentario del «politicamente corretto». Ora tocca anche all’esercito, con i video che mostrano un soldato che si toglie l’elmetto e si inginocchia in preghiera mentre i compagni lo aspettano con calma, titolo «Keeping My Faith» oppure il militare che prima si lava il viso di buon mattino, poi stende il tappetino da preghiera mentre i colleghi restano in religioso silenzio. La didascalia «This is Belonging» appare mentre il soldato si rialza e si unisce ai compagni. Sulla collina inglese sventola la bandiera bianca.

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