Abdelali Bouhnik ex imam a Torcy (Seine-et-Marne)
Procede non senza timori, il processo di “normalizzazione” della situazione nelle moschee francesi chiuse durante la fase piu’ critica che ha attraversato l’Esagono. Basti pensare a tal proposito, che durante lo stato di emergenza dichiarato a partire dal novembre del 2015 dall’ex Presidente Francois Hollande e prolungato per sei volte, e conclusosi con la nuova legge antiterrorismo, in vigore dal 1 novembre 2017, vennero chiuse una ventina di moschee gestite da predicatori dell’odio o pseudo imam. Lo stato di emergenza ha consentito secondo il governo francese, di sventare 32 attentati, a 4457 perquisizioni amministrative,al sequestro di 625 armi da fuoco e di arrestare 41 persone. Sullo stato di emergenza e sul reale impatto avuto nel paese la discussione è ancora aperta, lo stesso dicesi per la nuova legge antiterrorismo da alcuni giudiucata “liberticida”. Per tornare alle moschee
L’ultima ad esser riaperta qualche giorno fa è stata la moschea di Torcy (Seine-et-Marne) con un nuovo imam e una nuova associazione. In precendenza a gestire la moschea c’era l’associazione “RAHA” diretta dall’imam Abdelali Bouhnik e dal suo vice Mohammed Tlaghi. Secondo il Ministero degli Interni“ la moschea di Torcy (Seine-et-Marne) “era diventata un luogo in cui si sosteneva un’ideologia radicale e un incitamento al jihad. Certi sermoni, apertamente ostili alle leggi repubblicane, incitavano l’odio verso altre comunità religiose, principalmente musulmani sciiti ed ebrei”
Il vice imam marocchino Mohammed Tlaghi, di seguito è stato espulso ( 28.12.2017) con la seguente motivazione : “Contribuisce al mantenimento di un figlio minore, ma la sua deportazione è una necessità impellente per la sicurezza dello stato o per la sicurezza pubblica in quanto ha creato un importante luogo di riferimento per il movimento salafita” . Si è scoperto di seguito che nel dossier che lo riguardava che era ritenuto dal 2011 un estremista: “Vuole che i musulmani si oppongano frontalmente ai non musulmani e incita i fedeli a essere diffidenti e li spinge al ripiegamento identitario”. Ma non solo “ incita i fedeli a pregare per coloro che sono stati arrestati nell’ambito del caso dell’operazione che cellula terroristica Cannes-Torcy del 2013“.
Mohammed Tlaghi con la cartelleta blu davanti al palazzo di Giustizia il 28.12.2017
Abdelali Bouhnik era ( ha perso il posto) anche un professore di matematica presso il liceo Jean-Moulin della città e secondo gli inqurenti, “diffondeva nella moschea una ideologia radicale e incitava al jihad armato,chiedendo ai fedeli di pregare per i jihadisti del mondo intero”. Inoltre “invitava alla violenza contro le donne ‘adultere’ e insegnava l’odio per i cristiani e per gli ebrei, descritti come infedeli”. E a scuola? Anche li avrebbe tentato “di indottrinare alla sharia i ragazzi della classe del liceo di Torcy, impedendo agli alunni di parlare dell’attentato del Bataclan”. I vertici del Ministero dell’Educazione e dell’Istruzione per anni non si accorsero di nulla ma le accurate quanto tardive indagini, hanno mostrato una realtà molto diversa. In ogni caso il dipartimento francese di Seine-et-Marne, parte della regione dell’Île-de-France, di cui rappresenta il 49% del territorio con la città di Melun come capoluogo, è una zona molto permeabile all’estermismo salafita. Solo nel 2016, 275 persone sono state prese in esame come “salafiti pronti all’azione violenta”. Per questo una dozzina di loro sono finiti in carcere. Oggi riaprono alcune moschee con nuove figure di riferimento ma sono molti i Prefetti che faticano a prendere sonno la notte.