Sventato attentato suicida a Berna ?

Momenti di tensione ieri pomeriggio ( 2 marzo 2018) nel centro di Berna a causa di un “allarme bomba” scattato intorno alle 13.30. In pochi istanti, tutta la zona della chiesa del Santo Spirito “Heiliggeistkirche” posta proprio di fronte alla stazione ferroviaria, è stata sigillata da un imponente dispositivo di sicurezza formato anche da ambulanze e veicoli dei pompieri.

Durante l’operazione durata fino alle 18.30 che di fatto paralizzato la città, è stato arrestato un 21enne cittadino afgano “che portava con sé oggetti sospetti. L’uomo secondo una nota delle autorità è stato ” trovato in possesso di due componenti collegate da cavi, che l’uomo portava su di sé . Detti elementi di seguito, sono stati trasportati in un locale appropriato per effettuare un’analisi minuziosa”. Tutto è iniziato ” all’interno della chiesa dove è stato notato un uomo dal comportamento appariscente”. Come accaduto in passato sui fatti, viene mantenuto il riserbo assoluto da parte delle autorità di polizia.  La posizione dell”uomo che è attualmente detenuto in carcere, è al vaglio delle autorità che devono capire cosa intendesse fare ieri pomeriggio  all’interno della Heiliggeistkirche di Berna. Sperando che una volta che i fatti verranno appurati qualunque sia la verità, questa venga resa nota.

In tal senso la memoria va al pomeriggio del 19 dicembre 2016 dove all’interno di un centro islamico di Zurigo un 24enne cittadino svizzero, ma di origini ghanesi, domiciliato a Uster fece irruzione intorno alle 17.30. L’uomo vestito di nero e con il volto completamente coperto sparo’ un numero imprecisato di colpi, ferendo tre uomini di 30, 35 e 56 anni. L’autore della sparatoria in precedenza, aveva assassinato un uomo il cui cadavere venne rinvenuto nel parco di Schwamendingen sempre a Zurigo. Dopo la tentata strage l’uomo si sarebbe suicidato. Tanti gli interrogativi rimasti lettera morta, specie quelli sulle attività “sulfuree” del centro islamico zurighese passato da “gestione” somala a quella balcanica. Questa volta ne sapremo di piu’ ?

 

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