Dopo il libro di Michael Michael Wolff “Fuoco e Furia-Dentro la Casa Bianca di Trump” sta per arrivare sugli scaffali delle librerie americane il prossimo 17 aprile, un nuovo saggio che farà certamente discutere. L’autore questa volta non è un giornalista o uno scrittore, ma l’ex capo dell’Fbi James Comey silurato da Donald Trump nel maggio 2017.
Chi è James Comey- l’ex direttore dell’Fbi è nato nel 1960 nella contea di Westchester (sud-est dello Stato di New York, di origine irlandese è sposato ed è padre di cinque figli. Avvocato di fede repubblicana ha alle spalle una lunga carriera all’interno del Dipartimento di Giustizia. Il 4 settembre del 2013 venne nominato alla testa del Federal Bureau of Investigation (FBI) con mandato decennale. Stipendio annuo 185.000 dollari. Sulla sua rimozione voluta dal Presidente Donald Trump, indaga ancora il Congresso americano.
Controversie – James Comey non è certo una personalità che passa inosservata e non solo per la sua mole da giocatore di basket NBA. Negli anni si è fatto notare per il suo attivismo ma non sempre in positivo. Gran frequentatore dei salotti della politica ha più volte dato l’impressione di voler giocare un ruolo diverso da quello assegnatogli. La gestione dello scandalo denominato “Email-gate” che coinvolse Hillary Clinton ( che lo ritiene respondabil della sua sconfitta elettorale alle ultime presidenziali ), lascio’ piu’ di una perplessità sul suo operato e non solo tra i democratici. Lo stesso potrebbe essere accaduto con il “Russiagate”?
In ogni caso suo licenziamento che fece molto scalpore avvenne fondamentalmente perché Comey non obbediva agli ordini presidenziali che in questo caso erano quelli di chiudere e al piu’ presto, le indagini sul “Russiagate” uno scandalo del quale anche se non sono ancora noti ancora tutti i contorni, tanti guai ha procurato fino ad ora a Donald Trump, alla sua amministrazione e al suo clan familiare.
Il libro la casa editrice come sempre accade in questi casi, ha diffuso alcuni stralci delle oltre 300 pagine di “A Higher Loyalty: Truth, Lies and Leadership” più o meno traducibile in “Una più alta lealtà: verità, bugie e leadership”. Il Presidente americano Donald Trump come già accaduto con il libro di Michael Wolff, ne esce molto male forse anche peggio rispetto al libro di Wolff perché l’autore, ha uno status molto diverso. James Comey descrive “The Donald” come “immorale, prepotente, e non legato in alcun modo alla verità”, ma non solo: “è un boss in completo controllo, circondato da una cerchia di persone che lo assecondano in silenzio, vincolati a un giuramento di fedeltà come nella mafia”. James Comey racconta dettagliatamente gli incontri avuti con Trump aggiungendo che “la sua leadership è guidata esclusivamente dall’ego” fatto che gli apparva chiaro fin dal loro primo incontro del gennaio 2017 all’interno della “Trump Tower. L’ex capo del “Federal Bureau of Investigation” scrive di aver percepito fin dall’inizio “ l’ossessione” di Donald Trump rispetto ad dossier specifico.
Si trattava di quello in cui l’ex spia britannica Christopher Steel dichiarava come il governo di Mosca tenesse Trump sotto scacco perché in possesso di materiale scottante che lo riguardava. In particolare, Steel parlò dell’esistenza di video di incontri avvenuti in un hotel di Mosca nel 2013 nel quale in uno “alcune prostitute urinavano sul letto dove avevano dormito Barack e Michelle Obama”. Donald Trump comprensibilmente turbato negò con forza di esser ritratto nel video,“Vi sembra che io sia un ragazzo che ha bisogno di andare con le prostitute? L’ex capo dell’Fbi ricorda come si calmo’ solo quando gli venne detto “ non siamo qui per indagare su di lei Signor Presidente”. Spazio anche a qualche stilettata personale quando James Comey ex giocatore di basket a livello universitario (è alto 2.03mt) ricorda che “come fosse più basso di quanto avessi immaginato, con una cravatta troppo lunga e due mezzelune bianche sotto gli occhi che mi fecero capire l’uso di occhialini durante le sedute abbronzanti nel solarium”.
La reazione di Donald Trump alle prime indiscrezioni sul libro di Comey è stata violentissima come mai prima. Via “tweet” ha cosi’ descritto l’ex capo dell’FBI; “James Comey è una talpa e un bugiardo riconosciuto. Virtualmente tutti a Washington pensavano dovesse essere licenziato per il terribile lavoro fatto, finché infatti è stato licenziato. Ha fatto uscire informazioni classificate, per le quali dovrebbe essere perseguito. Ha mentito al Congresso sotto giuramento. È un debole, un viscido e bugiardo che è stato, come si è dimostrato, un terribile direttore dell’Fbi”