Alle 15.48 del 18 agosto 2017 il 22enne marocchino Abderrahman Bouanane, richiedente asilo in Finlandia che già nel 2016 aveva tentato di farsi accogliere nel centro per i rifugiati di Chiasso (Svizzera) (1), entro’ in azione a Turku (100 km da Helsinki) in Finlanda. Il giovane armato di coltello al grido di “Allah Akbar” nell’attacco uccise due persone; una di 67 anni e l’altra un’adolescente di 15, entrambe di nazionalità finlandese che morirono una sul luogo dell’attentato e l’altra all’ospedale di Turku. I feriti furono otto tra i quali cui alcuni svedesi, un cittadino britannico e una ricercatrice italiana di 34 anni anni che portava tra le braccia la sua bambina rimasta miracolosamente illesa. Turku, quinta città finlandese per popolazione fino ad allora era conosciuta per la sua tranquillità e per la presenza di una bellissima sinagoga del 1912 costruita in “art noveau” e anche per il fatto che in città si parlano indifferentemente il finlandese e la lingua svedese. Abderrahman Bouanane dopo uno scontro a fuoco venne ferito dalla polizia dopo uno scontro a fuoco e ricoverato in gravi condizioni all’ospedale.
” Secondo i dati del Ministero dell’Interno finlandese nel corso del 2015 la Finlandia ha accolto più di 32.000 richiedenti l’asilo da Siria, Iraq, e Afghanistan. Il fatto ha creato numerosi timori tra i cittadini finlandesi che ancora oggi temono che tra loro vi siano infiltrati dell’Isis.”
Di lui in seguito si seppe che arrivo’ in Finlandia nel 2016 con documenti siriani falsi ma una volta verificata la sua vera identità venne disposta la sua espulsione dal paese. Nonostante questo Abderrahman Bouanane non si diede per vinto, riprovo’ a farsi passare di nuovo per rifugiato. Operazione maldestra che ebbe lo stesso esito negativo ma da qui probabilmente, il suo odio per autorità finlandesi e la successiva radicalizzazione religiosa e l’adesione almeno a livello ideale, allo Stato islamico. In ogni caso lo scorso 15 giugno 2018 è stato condannato all’ergastolo per il duplice omicidio del 2017. Durante il dibattimento è apparso sempre sorridente e ha dichiarato tra le poche cose di “essere in guerra con le donne“. Attualmente sono 350 le persone segnalate dall’intelligence finlandese per possibili legami con organizzazioni terroristiche vedi Al Qaeda o Stato islamico mentre i “foreign fighter” partiti dalla Finlandia, sarebbero circa 80 tra i quali il piu’ famoso Abu Shuayb al-Somali rifugiato somalo ( sotto nella foto). Un numero importante considerate anche le dimensioni del Paese.
1) dal Tages-Anzeiger”