Quello di ieri a Mastung città del Belucistan, passerà alla storia come uno degli attentanti più’ sanguinosi commessi in Pakistan negli ultimi anni. Un primo bilancio parla di 130 morti ma non potrà che aggravarsi visto l’alto numero di feriti (più di cento). Un kamikaze dell’Isis che ha subito rivendicato l’attacco, si è fatto saltare in aria mentre Siraj Raisani, candidato al parlamento parlava davanti a migliaia di sostenitori. Per lui e per le sue guardie del corpo non c’è stato scampo e sono morti dilaniati dall’esplosione. Siraj Raisan era indicato come possibile vincitore delle elezioni nella regione del Belucistan con il partito “‘Awamy Party” che si oppone ai talebani pakistani Tehreek-e-Taliban (TTP), che in pochi anni sono divenuti una vera minaccia alla sicurezza nazionale pachistana. La strage di Mastung è arrivata proprio lo stesso giorno del rientro a Lahore e dell’arresto dell’ex primo ministro Nawaz Sharif di sua figlia Maryam in Pakistan. Entrambi che sono rientrati da Londra e dove è rimasta la moglie ( in cura per una grave malattia), dovranno scontare rispettivamente 10 e 7 anni dieci anni di carcere per reati di corruzione autentica malattia endemica della classe politica pachistana. Ad attenderli all’aeroporto di Lahore migliaia di sostenitori che volevano impedirne l’arresto, i manifestanti sono stati contenuti a stento dalla polizia e dall’esercito.
L’attentato di Mastung commesso da Abu Bakr al-Pakistani (cosi’ è stato identificato l’uomo in un video), fa aumentare nuovamente la paura per le prossime elezioni che si terranno il prossimo 25 luglio 2018. L’esercito pachistano ha annunciato che a proteggere il voto ci saranno 350 mila uomini in tutti i seggi elettorali, un chiaro segno della grave situazione di crisi della sicurezza nel paese che non va dimenticato, è potenza nucleare. L’attentato di Mastung è stato preceduto da 4 altri attentati solo nella giornata di venerdì 12 luglio 2018. Nella città di Bannu “i Tehreek-e-Taliban” (TTP) hanno ucciso in un attentato 20 persone, il bersaglio era il leader politico Haroon Ahmed Bilour che è morto nell’esplosione.