Mattinata di terrore ieri a Londra, alle 7.37 locali (le 8.37 italiane) una Ford Fiesta grigia acquistata due mesi fa a Nottingham , dopo aver percorso un tratto in contromano si è diretta a grande veocità in direzione di un gruppo ciclisti (15) che erano fermi a uno stop. Dopo averli raggiunti, il conducente avrebbe secondo testimoni oculari nuovamente accelerato sterzando fino a schiantarsi contro le barriere in cemento installate fuori dal Parlamento di Westminster. L’uomo del quale non sono state ancora diffuse le generalità, è un giovane di colore di età compresa tra i 20 e i 30 anni conosciuto dalla polizia ma non schedato dai servizi segreti di Sua Maestà. Il giovane, che indossava un giubbotto nero, si è fatto arrestare senza opporre resistenza, tuttavia al momento non risponde alle domande delle autorità che lo hanno in custodia.
L’attentatore Salih Khater orginario del Sudan
ODIO DIFFUSO Non ci sono solo le moschee a diffondere il verbo radicale islamico. Al resto ci pensano le tv, le radio e le migliaia di siti internet che attraggono immigrati e convertiti inglesi. IL PRECEDENTE Quanto accaduto ricorda gli eventi del 22 marzo 2017 quando alle 14.40 una Hyundai Tucson grigia guidata da Adrian Russell Ajao- alias Adrian Elms, alias Khalid Masood, salì improvvisamente sul marciapiede sinistro del ponte di Westminster e a grande velocità investi la folla. Non contento, scese dall’auto e pugnalò a morte un agente di polizia prima di essere ucciso. Il bilancio dell’attacco fu di 6 morti (compreso l’autore) e di 50 feriti. Inizialmente dell’uomo non avevano particolari notizie ma con il passare delle ore, si scoprirono le sue inclinazioni radicali islamiche e che tra il 2005 e il 2009 soggiornò in anche Arabia Saudita. Già condannato per aggressione, possesso illegale di armi e rissa, e rinchiuso più volte in carcere, dove nel 2000 grazie a dei predicatori salafiti, si converti all’islam. Nonostante le imponenti misure di sicurezza messe in atto in Inghilterra, i «lupi solitari» mossi da motivazioni pseudo-religiose o da disagi psichici di tipo emulativo possono spuntare dal nulla e colpire indisturbati. Così i blocchi di cemento, i metal detector piazzati all’ingresso degli hotel, in tutti i musei e in moltissimi luoghi pubblici servono solo a mitigare i danni. A ricostruire i fatti come quelli di ieri, le migliaia di telecamere disseminate sul suolo di Sua Maestà.
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