L’EUROPA ABBASSA LA GUARDIA Due pericolosi jihadisti in libertà ( Libero 20.10.2018)

Dopo aver trascorso 15 anni in un carcere di massima sicurezza tedesco, il terrorista marocchino Mounir el Motassadeq nato il 3 aprile 1974, è stato espulso e rimandato nel suo paese d’origine. Da ieri è un uomo libero. Era stato arrestato nel 2001 e condannato nel 2003, poi nel 2004, il processo venne annullato per mancanza di prove. Nuovo processo nel 2005 e condanna a 15 anni per concorso in omicidio e associazione terroristica ma piena assoluzione dall’accusa «di essere conoscenza dei pieni della cellula di Amburgo». La giuria credette a quanto disse in aula: «Giuro su Dio che sapevo che gli aggressori erano in America, giuro su Dio che non sapevo cosa volessero fare». Disse implorando i giudici , «di essersi occupato solo della logistica del gruppo e dei finanziamenti».

Un verdetto che lasciò a molti l’amaro in bocca visto è provato che el Motassadeq, era al corrente del fatto che Mohammed Atta, Marwan al-Shehhi e Ziad Jarrah (tre dei dirottatori dell’11 settembre) avevano un piano per entrare in cabina, neutralizzare i piloti e far schiantare gli aerei. Mounir el Motassadeq irriducibile terrorista salafita, è nuovamente in circolazione e cosa farà è abbastanza semplice da immaginare. Per questo la Germania ha fatto di tutto per estradarlo e in tal senso le parole del capo del Dipartimento degli Interni e dello Sport di Amburgo Andy Grote (Spd): «È bello sapere che il signor Motassadeq sia fuori del nostro Paese» e quelle di Frauke Köhler portavoce dell’Ufficio federale dei procuratori: «Questo provvedimento ci consentirà di arrestarlo immediatamente se mettesse di nuovo piede sul suolo tedesco» , sono inequivocabili. La Germania è alle prese con la drammatica crescita del fenomeno dell’islam radicale anche nelle carceri dove 1.200 persone dal 2016 a oggi sono state sottoposte a programmi di deradicalizzazione, e al continuo aumento di coloro che si dichiarano osservanti salafiti (tra i quali moltissimi convertiti) stimati in oltre 11.000 secondo i dati ufficiali dell’intelligence tedesco; Berlino non si può permettere di avere in circolazione personaggi come Mounir el Motassadeq. Le porte del carcere si sono aperte anche per Anjem Choudary, il 51enne predicatore d’odio che negli anni scorsi ha infiammato numerosi giovani musulmani in una moschea della zona est di Londra, inneggiando all’Isis ed entrando in contatto con aspiranti lupi solitari jihadisti alcuni dei quali poi protagonisti di atti di terrorismo. Choudary, condannato nel 2016 a cinque anni e mezzo per istigazione alla violenza, è stato scarcerato dopo più di due anni di detenzione effettiva grazie al beneficio della libertà condizionata previsto dalle leggi del Regno. Fonti di polizia hanno riferito che resterà tuttavia sotto stretta sorveglianza, controllato a vista da un team di 25 agenti. In cella non ha manifestato ripensamenti.

Anjem Choudary

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