«La sinistra ci vuole morti. E indagano noi» Libero 10 gennaio 2019

Frank Magnitz, parlamentare e leader locale di Alternative für Deutschland (AfD) è rimasto gravemente ferito dopo essere stato aggredito lunedì nel centro di Brema. Magnitz è stato assalito da diverse persone a volto coperto e armate di mazza chiodata; «Considerata la professione della vittima, riteniamo che questo sia un atto politicamente motivato», ha riferito la polizia in un primo momento; ma poi, dopo aver visionato le riprese di alcune telecamere di sicurezza, la Procura di Brema ha sostenuto che il deputato si è rotto la testa cadendo dopo essere stato spinto dagli assalitori.Abbiamo raggiunto Frank Pasemann, membro del Comitato Centrale e tesoriere di Alternative für Deutschland – AfD a Damasco dove si trova in missione.

Come si è giunti a questo?

«L’atmosfera è diventata incandescente negli ultimi mesi a seguito delle dichiarazioni di molti importanti esponenti politici e della stampa di sistema che hanno invocato la repressione contro il nostro partito. Basta pensare al leader dei Verdi Cem Ozdemir che in occasioni delle ultime elezioni federali ha detto che con la Afd entrano in parlamento i nazisti, al contempo ha continuato a invocare lo slogan “Fuori i nazisti” (Nazis raus) che da molti estremisti di sinistra viene compreso come un invito a buttare gli esponenti di Afd fuori dalle istituzioni anche tramite l’uso della forza. Partiti come i Verdi, la Spd e la Linke hanno alzato volontariamente la tensione indicandoci come nemico assoluto da eliminare con tutti i mezzi. Così alcuni ambienti di estrema sinistra hanno preso alla lettera queste istigazioni e sono passate all’azione».

Quali sono state le reazioni di politica e stampa?

«Angela Merkel ha condannato l’accaduto. In realtà la reazione dei media e della classe politica è spesso stata di minimizzazione dell’episodio che, ricordiamolo, è stato un tentato omicidio. Molti politici, tra cui il solito Ozdemir, hanno condannato formalmente la violenza, continuando però a sottolineare che i “nazisti” vanno sbattuti fuori. C’è chi ha addirittura sostenuto pubblicamente che Afd polarizzi la società e che quindi questo attentato sia una diretta conseguenza delle sue politiche. Insomma, ce la saremmo cercata».

Come reagirete voi?

«Innanzitutto, con un’interrogazione parlamentare. Faremo in modo che le istituzioni se ne occupino perché non si tratta solo di un’aggressione ad un membro del parlamento ma a tutta la nostra democrazia parlamentare da parte dell’estrema sinistra».

A breve i servizi segreti dovranno pronunciarsi sulla necessità o meno di monitorare il vostro partito che alcuni considerano una minaccia per la democrazia.

«È risaputo che nessun esponente di Afd abbia mai istigato alla violenza. Il nostro partito ha regole interne molto severe che non permettono a nessuno di sgarrare. Basta leggere in queste ore i blog e le pagine internet dei movimenti e dei partiti di sinsitra per vedere da che parte provenga l’istigazione alla violenza».

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