Il jihadista francese (naturalizzato belga ma di origine marocchina) Salah Abdeslam, unico sopravvissuto agli attacchi di Parigi del novembre 2015, è stato formalmente accusato dalla procura federale belga “di aver partecipato alle attività del gruppo terroristico” in merito agli attentati suicidi all’aeroporto di Bruxelles e in una stazione della metropolitana della città il 22 marzo 2016, due stragi che fecero 32 vittime e 340 feriti. Sempre in Belgio nell’aprile scorso, il tribunale di Bruxelles ha condannato lo stesso Salah Abdeslam a 20 anni di carcere per lo scontro a fuoco con la polizia avvenuto il 15 marzo 2016. Stessa pena per Sofien Ayariche si trovava nell’appartamento perquisito dalla polizia nell’ambito delle ricerce di Salah Abdeslam, mentre il terzo uomo Mohammed Belkaïd, mori’ nella sparatoria con gli agenti non prima di averne feriti quattro.
Chi è Sofien Ayari ?
Sofien Ayari noto anche come Amine Choukri o Abu Hamza di nazionalità tunisina, è un ex studente della facoltà di ingegneria elettrica all’Università di Tunisi partito per la Siria nel 2014. La famiglia alla quale aveva raccontato di essere in Turchia, scopri’ di avere un figlio jihadista consultando il profilo Facebook del giovane che pubblico’ le sue foto da Raqqa con il mitra in mano. Nella capitale dello Stato islamico Sofien Ayari ci resta circa un anno poi il20 settembre 2015, parte per l’Europa attraverso la rotta dei migranti tra i quali si nasconde. Sull’isola di Leros incontra Il cittadino svedese di origine siriana Osama Krayem nato il 16 agosto 1992 a Malmö (Svezia) noto anche come Naim al Hamed. Insieme ad un uomo conociuto come Ahmad Alkad del quale si sa pochissimo ma che secondo gli inquirenti francesi è il principale artefice degli attacchi a Parigi e Bruxelles, si dirigono verso la Germania. A Ulm(Baden -Württemberg) li attende Salah Abdeslam che li porta prima Auvelais poi a Charleroi e infine Schaerbeek cittadina dove vennero preparate le cinture esplosive utilizzate a Parigi. Sofien Ayari che in aula risponde a volte in francese e a volte in arabo, si è rifiutato di condannare gli attacchi dell’Isis e non ha mai risposto alle domande specifiche sulle stragi di Parigi e di Bruxelles. Secondo i media tunisini Ayari, è uno dei terroristi più pericolosi ed è stato coinvolto in numerosi attacchi terroristici commessi in Tunisia. Sarebbe direttamente responsabile insieme al jihadista Walid Youfsi dell’attacco terroristico alla guardia presidenziale, avvenuto il 24 novembre 2015 a Tunisi.Secondo gli inquirenti belgi anche le stragi di Bruxelles ( rivendicate dall’Isis) vennero pianificate in Siria dai vertici dello Stato islamico e a commettere gli attentati in Belgio, fu la stessa cellula franco-belga dell’Isis responsabile anche degli attacchi del 13 novembre 2015 a Parigi. Insieme ad Abdeslam per le stragi di Bruxelles sul banco degli imputati, ci saranno Mohamed Abrini e Osama Krayem, due jihadisti che vennero arrestati nell’aprile 2016. Il loro processo che potrebbe durare 12 mesi, inizierà molto probabilmente nell’ottobre 2020 in un’aula nell’ex quartier generale della NATO della capitale belga tra imponenti misure di sicurezza. A proposito delle indagini sulla strage di Parigi del 13 novembre 2015, è stato arrestato nei dintorni di Dresda nella notte fra il 19 e il 20 giugno 2019, un 39enne bosniaco sospettato di avere legami con i jihadisti del commando responsabile degli attacchi. Salah Abdeslam che proviene dal quartiere di Molenbeek (Bruxelles), è attualmente detenuto in una sezione speciale del carcere di Fleury-Mérogisin attesa del processo per gli attacchi di Parigi. Abdelasm che ha recentemente revocato il mandato ai suoi avvocati (pagati dai contribuenti), non parla se non per dire ai giudici :”Non ho paura di te, non ho paura dei tuoi alleati. È nel mio signore che ripongo la mia fiducia. Giudicami, ma io ripongo la mia fiducia solo in Allah”.
@riproduzione riservata