Si chiamava Sandra Ferreira la 27enne ex campionessa di boxe francese e agente di polizia che si è tolta la vita con l’arma di servizio nella notte da mercoledì a giovedì scorso nel parcheggio della sua residenza di Drancy (Senna-Saint-Denis). Aveva iniziato la sua carriera nel 2013 come Adjointe de sécurité (ADS) poi vinto il concorso in Polizia, era stata assegnata ad un reparto di pronto intervento nel quale si era distinta piu’ volte anche durante i giorni piu’ caldi delle proteste dei “gilet gialli”.
Il bilancio in Francia è drammatico; dall’inizio del 2019, 47 agenti di polizia e 10 gendarmi si sono tolti la vita e solo negli ultimi 10 giorni di luglio del 2019, si sono suicidati 6 agenti di Polizia. Dopo gli attacchi terroristici del 2015 per la forze di polizia gli impegni straordinari sono stati incessanti: I mondiali di calcio, le proteste dei gilet gialli, il Tour de France, i disordini che hanno accompagnato la vittoria dell’Algeria nella Coppa d’Africa ed ora anche il G7 di Biarritz.
Bene ricordare quanto la loro attrezzatura sia vecchia cosi’ come le condizioni di lavoro siano considerate ormai deplorevoli da molti uomini politici in particolare dal deputato della LREM Jean-Michel Fauvergue, ex capo del RAID (Recherche, assistance, intervention, dissuasion) che in un rapporto del luglio scorso descrive “il sentimento di abbandono espresso dagli agenti. Ci sono poi le tante promesse fatte agli agenti descritte come indegne, senza contare la “moltiplicazione dei compiti amministrativi” e “l’accumulo esponenziale del numero di ore di straordinario”. A far da sfondo poi ci sono i sentimenti che i francesi provano nei confronti della polizia che sono a dir poco ambigui; Twitter e Facebook sono pieni di gruppi che esprimono ostilità, e in alcuni casi odio, nei confronti degli agenti. Lo scorso 31 luglio a Tolosa un uomo è stato arrestato perché inneggiava su Facebook all’assassino del giovane agente di polizia Benjamin Quiles ucciso a soli 21 anni il 20 luglio 2019, mentre si trovava in un parcheggio di una discoteca. Il Ministro degli Interni Christophe Castaner sempre piu’ nella bufera ha creato, nell’aprile 2019, un “allarme prevenzione del suicidio” ma i risultati non sono apprezzabili tanto che tutte le sigle sindacali lo contestano. Intanto “il partito transanazionale dell’Antipolizia” cosi’ come lo definisce Gianni Tonelli deputato della Lega Nord e già Segretario Nazionale del Sindacato di Polizia SAP, continua a seminare odio nella società contro le forze dell’ordine sempre piu’ sole.
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