Dalla malattia mentale alla Siria. Storia di “Jihadi Jack”

Il 24enne cittadino britannico- canadese Jack Abraham Letts meglio noto con il nome di “Jihadi Jack” è stato privato negli scorsi giorni, della nazionalità britannica. Letts che si trova in un carcere del nord della Siria, era stato catturato dalle forze curde dell’YPG mentre tentava di scappare verso la Turchia nel maggio 2017. La revoca della nazionalità di Jack Abraham Letts partito dall’Oxfordshire nel 2014 per unirsi ai combattenti dell’IS in Siria, è stato uno degli ultimi atti firmati dell’ex premier inglese Theresa May. Un portavoce del Ministero degli Interni inglesi al “Mail on Sunday” ha dichiarato che “le decisioni sulla privazione di una doppia cittadinanza si basano su pareri sostanziali di funzionari, avvocati e agenzie di intelligence e tutte le informazioni disponibili.”Questo è un modo in cui possiamo contrastare la minaccia terroristica rappresentata da alcuni degli individui più pericolosi e proteggere il nostro Paese”.

Chi è Jack Abraham Letts

nato ad Oxford nel 1995 da padre canadese e madre britannica, ha trascorso la sua infanzia e l’adolescenza frequentando le migliori scuole della regione. Poi a 16 anni dopo che si ammalo’ della sindrome di Tourette, inizio’ a frequentare la moschea di Cowley Road, Oxford gestita da alcuni estremisti islamici del Bangladesh che ebbero gioco facile a far deragliare l’esistenza di un ragazzo con gravi problemi di salute mentale.

Compiuta la maggiore età parti’ per il  Kuwait dove (lo disse ai genitori) “ avrebbe continuato gli studi di arabo classico ”. Nel settembre del 2014 invece era già in Siria a combattere anche se hai genitori disse che si trovava li come cooperante. Nessuno pero’ sa esattamente cosa abbia fatto nei tre anni trascorsi nel Siraq e di quali crimini si sia macchiato Jack Abraham Letts. I suoi racconti sono oggi come allora confusi e contraddittori e lo stesso vale per le comunicazioni inviate nel tempo ai genitori ( sotto nella foto) che nello scorse mese di giugno sono stati anche condannati a 15 mesi di carcere con la condizionale, per aver inviato denaro al figlio durante il suo soggiorno nel “Siraq”.

Di Letts si accorse nel 2016 un giornalista del “Sunday Times “ che dopo averlo incontrato nei pressi della diga di Mosul (Iraq) all’epoca sotto il controllo dello Stato islamico, lo descrisse come “il primo ragazzo bianco a unirsi all’ISIS”. Cosi’ nacque il personaggio di “Jihadi Jack” tanto che lui si fece fotografare nella posa preferita dai jihadisti con ildito indice al cielo come nella migliore tradizione islamista.

Poco prima della revoca della nazionalità britannica Letts ha affermato “ di sentirsi britannico e di voler tornare nel Regno Unito”, ma ha ammesso “ di non pensare che sarebbe stato possibile”.”Non dirò di essere innocente. Non sono innocente. Merito quello che mi viene in mente. Ma voglio solo che sia … appropriato … non solo una punizione casuale, come qui in Siria”. Oggi la sua unica speranza è che il Canada anche a fronte delle sue condizioni mentali, intervenga per riportarlo nella sua seconda patria.  Difficile ma non impossibile.

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