Nuova operazione antiterrorismo in Germania nei Länder dello Schleswig-Holstein, Amburgo e Meclemburgo-Pomerania Anteriore. Mercoledi 11 settenbre 2019 sono stati perquisiti 16 appartamenti nell’ambito di un’inchiesta che coivolge 11 persone tutte accusate di “aver costituito una organizzazione criminale impegnata nel trasferire denaro alle milizie dello Stato islamico” che come è noto da qualche mese, si stanno rapidamente riorganizzando nel “Siraq”. I soldi rimbalzavano in diversi paesi prima di arrivare in Siria e si parla di cifre rilevanti. Gli accusati sono dieci uomini e una donna che avrebbero inviato somme di denaro dal dicembre 2018 a luglio 2019 utilizzando una serie di attività legali. Esattamente come scoperto qualche giorno fa dai carabinieri del R.O.S e il GICO della Guardia di Finanza che operano tra l’Abruzzo e le Marche che hanno condotto una serie di arresti e perquisizioni nell’ambito di una delicatissima operazione antiterrorismo denominata “ZIR”, ordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia ed Antiterrorismo di L’Aquila. Due degli accusati sono di nazionalità siriana sono stati condotti in carcere durante l’operazione, mentre per gli altri nove si attende la decisione del magistrato. Molto denaro è stato rinvenuto nelle proprietà oggetto delle perquisizioni, un segno evidente che il gruppo era ancora in piena attività.
L’arresto di Omaima A. ex moglie di Abu Thala Al Almani
L’ennesima “Razzien” dell’antiterrorismo tedesco arriva subito dopo l’arresto di Omaima A. vedova del berlinese Denis Mamadou Gerhard Cuspert (1985 +2018) fino al 2010 rapper con il nome di Deso Dogg, convertitosi all’islam dopo un grave incidente d’auto e che divenne feroce jihadista con il nome di Abu Thala Al Almani. La donna è stata arrestata dalla Polizia di Amburgo con l’accusa di essere una militante attiva dell’Isis dopo una lunghissima indagine e una serie di polemiche scoppiate per il fatto che la donna che ha sposato due jihadisti, era rientrata senza alcun problema in Germania alla fine del 2017 dove aveva trovato lavoro come direttore di eventi e come mediatore culturale.Tutto sembrava filare liscio fino allo smarrimento di un suo telefono che secondo il “Sunday Times”, conteneva 36 GB di dati, tra cui le prove che indicavano il suo lavoro di reclutatrice online di donne occidentali oltre alle immagini che provano i contatti con persone dell’entourage del predicatore salafita britannico Anjem Choudary Omaima A.è stata fin dal 2012 anno della sua conversione all’islam estremo grazie al marito che frequentava il gruppo “Die Ware Religione- Project LIES!” (messo al bando in Germania e Austria) fondato dal palestinese-tedesco Ibrahim Abou Nagie, una jihadista convinta, talmente tanto da fare persino delle torte per festeggiare con il gruppo “Free Our Sisters” le donne terroriste incarcerate in Gran Bretagna e l’anniversario dell’11 settembre 2001. A tal proposito nel suo telefono c’era la foto di una torta decorata con due torri, un aereo e il volto di Osama bin Laden. La donna di origine tunisina ma con passaporto tedesco, parti’ per la Siria nel 2015 per seguire il marito Nadar Hadrapadre di due dei suoi figli ( il primo è di un precedente matrimonio ).Alla morte di Nadar Hadra avvenuta a Raqqa durante un bombardamento, Omaina A. avrebbe ricevuto un assegno di vedovanza una tantum di 1000 dollari piu’ 310 dollari di assegno mensile per i suoi figli. Subito dopo ha sposato in seconde nozze e con rito islamico, Denis Cupert. Dopo essere rimasta incinta del suo quarto figlio, Cuspert la ripudio’ e la rimando’ in Germania dove ha vissuto fino all’arresto, senza piu’ portare il burka.
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