Secondo quanto affermato questo pomeriggio dal procuratore antiterrorismo Jean-François Ricard, Mickael Harpon il funzionario che giovedì mattina ha ucciso a coltellate 3 poliziotti e una funzionaria, “aderiva a una visione radicale dell’islam ed era in contatto con individui del movimento islamico salafita. Ma non solo l’uomo“approvava abusi commessi in nome di questa religione”, e si auspicava di non avere più certi contatti con le donne e giustificava gli attacchi di Charlie Hebdo nel 2015. Inoltre sempre secondo il procuratore antiterrorismo, “aveva cambiato modo di vestire da qualche mese”. Le indagini hanno mostrato che Harpon si era convertito all’islam piu’ di dieci anni fa (e non come detto ieri 18 mesi fa), ed era stato denunciato per violenze coniugali nel 2009. Nell’attacco di giovedì mattina iniziato alle 11.53 durato 7 minuti, e che secondo gli inquirenti è stato compiuto con “estrema violenza” ( una vittima è stata sgozzata), Harpon era armato con due coltelli acquistati poco prima di andare al lavoro. Uno da cucina con lama in metallo, e l’altro utilizzato normalmente per aprire le ostriche.Quindi la notizia circolata inizialmente sulla lama in ceramica di un coltello è destituita di ogni fondamento. Il procuratore ha anche comunicato che tra le 11.20 e le 11.50 Mickael Harpon prima di passare all’atto di forza e’ rimasto in contatto con la moglie anch’egli musulmana (e che si trova in stato di fermo) alla quale “ha inviato 33 messaggi di carattere religioso”. I primi riscontri su telefoni e computer dell’assassino, hanno provato contatti con gli ambienti dell’estremismo islamico salafita e la chiara adesione di Harpon all’ideologia jihadista, ma altro potrebbe emergere specie i rapporti con un religioso estremista che pare Harpon frequentasse. Fin qui la cronaca ma restano sospese molte domande: Com’è potutto accadere che Mickael Harpon che lavorava da 20 anni per la “Direction du Renseignement de la préfecture de police de Paris” l’intelligence francese, non sia stato rimosso dal delicatissimo incarico che ricopriva dopo le accuse di violenza domestica? E perché non è stato messo sotto controllo dopo gli evidenti segnali di radicalizzazione ? Cosa è accaduto nelle ore successive alla strage di alla Prefettura? Le autorità francesi hanno cercato di minimizzare la realtà o, quanto meno, di ritardare l’annuncio di un atto terroristico ? Come ha potuto entrare nella prefettura con due coltelli? Si è verificato un problema nella trasmissione di queste informazioni tra DRPP, PP e Place Beauvau? C’è poi la vicenda di due agenti intimiditi affinchè non rivelassero gli allarmi sul comportamento di Mickael Harpon. Qual è la verità? Le famiglie delle vittime e l’intero paese aspettano delle risposte su questa ennesima débâcle dei servizi segreti francesi. Infine cosa stiano facendo le autorità francesi nei confronti di quella trentina di agenti segnalati per radicalismo, è un vero mistero.
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