Assalto dell’Isis ad un chekpoint in Tagikistan

Le autorità del Tagikistan hanno confermato che alle 3 del mattino ora locale (le 23 in Svizzera) del 5 Novembre 2019, una cellula dell’Isis composta da 20 miliziani, ha attaccato un “checkpoint” posto al confine con l’Uzbekistan, a circa 60 chilometri a sud ovest di Dushanbe (distretto di Rudaki). Il bilancio dell’attacco secondo il Comitato di sicurezza nazionale (KNB), è di 17 morti tra i quali una guardia di frontiera, un ufficiale di polizia e 15 terroristi. Sempre secondo il “KNB”“ i restanti cinque sono stati catturati. Il commando dell’Isis sarebbe arrivato nella zona proveniente dall’Afghanistan che è a 600 chilometri dalle permeabili frontiere tagike. Le autorità di Dušanbe capitale del Tagikistan, hanno diffuso le impressionanti foto che mostrano i corpi dei terroristi a terra accanto ai veicoli bruciati durante l’attentato che è il secondo in pochi mesi ( l’ultimo nel settembre scorso).

Il Tagikistan che si trova al confine con l’Afghanistan, è la più povera delle ex repubbliche sovietiche e ha visto tra il 1992 e il 1997, la morte di oltre 100.000 persone vittime della guerra civile che si scateno’ tra alcuni leader comunisti e i ribelli fondamentalisti islamici. La repubblica centro-asiatica sta vivendo un periodo di grande attivismo nell’ambito del progetto infrastrtturale cinese della “ Via della Seta” tanto che che Pechino ha aumentato gli investimenti sul suolo tagiko.  Lo scorso 30 ottobre 2019 l’Assemblea suprema del Tagikistan ha dato il via libera all’accordo siglato a giugno con la Cina,che ha messo a disposizione 360 milioni di dollari, denaro che andrà a finanziare le infrastrutture autostradali  del Tagikistan. L’attentato dell’altra notte è arrivato alla vigilia della festa nazionale “Giorno della Costituzione” mentre il Presidente Ėmomali Šaripovič Rachmonov in carica dal 1993,  sopravvissuto ad un attentato nell’aprile del 1997 e a due tentativi di colpo di Stato nell’agosto 1997 e nel novembre 1998, si trova in viaggio in Europa. Tra gli incontri programmati spicca quello con il Presidente francese Emmanuel Macron.

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