Dopo l’ultimo attentato sventato e l’arresto del rifugiato siriano Abdul H. che viveva a Meraner Strasse (quartiere di Tempelhof-Schöneberg) di Berlino, il direttore dell’Ufficio statale per la protezione della Costituzione ( i servizi segreti del Land di Berlino), Michael Fischer ha messo nuovamente in guardia in guardia sull’aumento del numero di coloro che si riconoscono nella dottrina ultrarigorista salafita. Solo nella capitale Berlino in un solo anno sono passati da 1.020 a 1.120 ma Michael Fischer ha anche precisato che “non siamo del tutto sicuri che si tratti di un incremento reale o se dipenda da una maggiore attenzione al fenomeno da parte nostra”. Ma quanti di loro sono pronti all’atto di forza ? Secondo il direttore dell’intelligence berlinese“sono soggetti che considerano l’idea di sostenere o esercitare la violenza, ma è difficile da quantificare perché il passaggio tra le due categorie è fluido”. Nonostante le istituzioni tedesche stiano stiano lavorando duramente per arginare il fenomeno anche dopo le stragi ( vedi quella dei mercatini di Natale del 19.12.2016 che fece 12 morti e 56 feriti a Berlino), il lavoro delle forze dell’ordine si scontra di continuo con ostacoli legali e l’atteggiamento irresponsabile di alcune forze politiche.
L’arresto avvenuto lo scorso 12 novembre 2019, del 26enne siriano che si preparava a commettere una strage di grandi proporzioni, è stato reso possibile solo grazie ad una soffiata arrivata ai tedeschi dalla CIA che monitora il traffico dati sul web compresi quelli di messaggeria critoggrafata ( vedi Telegram e Whatsapp). Questo “monitoraggio delle telecomunicazioni di origine” ha fatto in modo che in Germania negli ultimi tre anni, siano stati sventati otto grandi attacchi terroristici islamici. E tutte le volte la fonte decisiva è arrivata dai “servizi di intelligence amici” vedi quelli americani (NSA, CIA, FBI), gli inglesi (MI 5, MI 6, GCHQ), il Mossad israeliano o gli italiani dell’AISE. E l’intelligence tedesca ? Perché la Germania non può aiutare se stessa? Forse l’intelligence e la polizia sono peggiori di altri?
Assolutamente no, solo che a loro mancano le risorse e gli ostacoli legali che incontrano, sono molto elevati. Poi dipende dai Länder in Baviera ad esempio, questo monitoraggio è consentito mentre a Berlino assolutamente no. Nel Brandeburgo uno dei sedici stati federati della Germania che è ad altissimo rischio visto l’alto numero di islamisti e di estremisti di destra, alcuni deputati dell’SPD ci aveva anche provato a far approvare questo tipo di sorveglianza ma il partito dei Verdi e la sinistra massimalista (i due partiti preferiti dai Fratelli musulmani), hanno affossato il progetto che è fermo da due anni. Una delle ragioni che sono state state sbandierate contro questa legge è che monitorando abitualmente i siti Internet utilizzando tecniche di analisi semantica, sarebbe un atto “islamofobo”. Intanto in questo clima pre-natalizio, le autorità tedesche rafforzano le misure di protezione ai mercatini di Natale. Sono state posate barriere in cemento altre 1.80 mt e del peso di circa tre tonnellate sperando che un servizio “amico”, li avvisi se qualcuno progettasse un attacco terroristico.
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