Ha un volto e un nome l’uomo che venerdì 29 novembre 2019 sul London Bridge di Londra, ha accoltellato alcuni passanti uccidendone due e ferendone gravemente altri tre, prima di essere fermato dai coraggiosi passanti e per poi essere ucciso dagli agenti di polizia. Si chiamava Usman Khan ed era un volto noto agli investigatori; 28enne di origine pakistana era stato arrestato nel 2012 con altre otto persone che facevano parte di una cellula di Al Qaeda in Inghilterra. Vennero fermati poco prima di colpire la Borsa di Londra dove avevano pianificato di nascondere un potentissimo ordigno nei bagni degli uomini. Durante le perquisizioni vennero trovati diversi numeri della rivista di Al Qaeda “INSPIRE” fondata dal predicatore yemenita- americano Anwar Al Awlaky ( 1971- +2011), tra cui la celebre : Like making a bomb in your mother’s kitchen (Come fare una bomba nella cucina di tua madre).
Insieme alle riviste di Al Qaeda e al piano per far saltare in aria la Borsa londinese, venne trovata una lista di obiettivi da colpire tra cui l’ambasciata Usa, la casa dell’allora sindaco Boris Johnson, alcune sinagoghe e le case di diversi rabbini. A proposito delle sinagoghe il gruppo aveva iniziato a assemblare cinque bombe da mandare per posta alle sinangoghe di Londra. Ma la cellula di Al Qaeda pensava in grande, erano state fatti diversi sopralluoghi intorno nell’area di Westminster per verificare la fattibilità di un attentato. Usman Khan era stato condannato nel 2012 e rilasciato “su licenza” nel dicembre 2018, dopo aver scontato sei anni di carcere. Alcuni media inglesi hanno riferito l’uomo indossava un braccialetto elettronico alla caviglia e che stesse frequentando un programma carcerario di deradicalizzazione che evidentemente, non ha dato risultati apprezzabili. Uno di coloro che hanno fermato Usman Khan cercando di salvare la vita di una donna, si chiama James Ford, ed è un assassino che da poco ha ottenuto la libertà condizionata . Nell’aprile del 2004 uccise la giovane Amanda Champion sgozzandola. L’ennesimo attacco in un luogo simbolico del Regno Unito, ripropone il tema dell’inefficacia dei programmi di de-radicalizzazione e della pericolosità rappresentata da tutti coloro che scontata la pena tornano liberi di uccidere.
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