In Italia 454 espulsioni per estremismo islamico dal 2015 al 2019. Numeri da record per i divieti di entrata in Svizzera; nel 2019 sono stati 118.

Il mese di dicembre 2019  si chiuso con le ultime due espulsioni dall’Italia per motivi di sicurezza dello Stato; ad essere allontanati sono stati due cittadini stranieri, un cittadino marocchino 24enne, residente a Torino, Mohamed Bendafi, e il 19enne bengalese Jounayed Ahmed ( nella foto sopra), residente a Padova. Le indagini su Mohamed Bendafi compiute dal R.O.S. (Raggruppamento Operativo Speciale) dei Carabinieri di Torino, hanno rivelato come l’uomo fosse impegnato nella diffusione di video di propaganda jihadista ( molti quelli che invitavano a diventare foreign fighters) attraverso i social network. Su Mohamed Bendafi i R.O.S. iniziarono ad indagare nell’ambito dell’operazione antiterrorismo “JBook Primo” dell’aprile 2017 dove venne arrestato anche un suo connazionale che in seguito venne condannato per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere, al quale era legato. Il 454esimo espulso dall’Italia dal 1°gennaio 2015 al 31.12.2019, è stato l’imam salafita e insegnante di religione Jounayed Ahmed attivo nell’associazione culturale islamica “Bangladesh Cultural Center” di Padova. Su di lui la DIGOS di Padova aveva messo gli occhi dopo che erano pervenute delle segnalazioni nelle quali si descriveva come Ahmed ( insieme ad un suo collega) durante le lezioni coraniche picchiava, umiliava e minacciava i bambini che frequentavano i suoi “corsi di religione islamica”. Lo scorso 14 novembre 2019 entrambi erano stati fermati e sottoposti “alla misura cautelare dell’obbligo di dimora”. Con le ultime due espulsioni gli allontanamenti dall’Italia nel 2019 hanno toccato quota 91, nel 2018 erano state 126, 105 nel 2017, 66 nel 2016 e stesso numero, 66 nel 2015.

Tra i paesi impegnati nel contrasto al terrorismo di matrice islamica c’è anche la Svizzera che a fine novembre 2019 ha reso noto attraverso “l’Ufficio federale di polizia” (Fedpol) che nel 2019 sono stati emanati 118 divieti d’entrata. Un numero che cresce dal 2015 anno nel quale erano stati 22. Dei 118 divieti di ingresso in Svizzera nel 2019, 62 riguardano estremisti islamici tra i quali anche diversi “predicatori del male” che diffondono il verbo salafita in tutta Europa. L’impegno delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine della Confederazione elvetica sono certamente una delle buone notizie per l’anno 2020 che si è appena aperto.

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