Clamorosa scarcerazione in Germania: Bilal Gümüs predicatore salafita condannato a tre anni e mezzo di carcere, da ieri è libero per “errori formali”.

Il 31enne predicatore salafita tedesco di origine turca Bilal Gümüs, leader del gruppo di predicazione “We Love Mohammed”, condannato a tre anni mezzo di anni di reclusione nel dicembre 2018 davanti al tribunale regionale di Francoforte per aver contribuito alla radicalizzazione di alcuni giovani che in seguito partirono per la Siria, è stato clamorosamente scarcerato ieri mattina a causa di errori formali nell’invio degli atti processuali. Il tribunale distrettuale di Francoforte infatti, non ha completato la trascrizione (nei tempi previsti dalla legge) dei verbali del processo principale, un fatto che ha “ritardato di cinque mesi il procedimento”. Tutto nasce dalla richiesta degli avvocati dell’islamista che volevano appellarsi alla Corte federale di giustizia, appello per il quale occorre la sentenza dattiloscritta, ivi compresi i verbali dell’udienza principale del tribunale distrettuale. Per motivi che nessuno è stato in grado di spiegare alla stampa, agli avvocati di Bilal Gümüs Seda Basay-Yildiz e  Ali Aydin, è stato servito un assist perfetto per chiedere la scarcerazione giuridicamente ineccepibile del loro assistito, visto che il tribunale distrettuale “ha violato il requisito della velocità in materia di responsabilità”.

Ora Bilal Gümüs allievo prediletto del predicatore salafita palestinese-tedesco Ibrahim Abou Nagie del quale è stato un fidato collaboratore, e che era stato arrestato sabato 3 marzo 2018 all’aereoporto di Francoforte poco prima di salire sul volo con destinazione Istambul torna felicemente libero. E pensare che durante il processo è stato provato che Bilal Gümüs che aveva anche messo in piedi un business che comprendeva articoli di abbigliamento islamici e oli profumati per curare le lunghe barbe, si occupo’ anche della logistica e della parte finanziaria dei giovani foreign fighters. Fu infatti lui a pagare dal suo conto privato per il 16enne e a altri tre viaggiatori, i quattro biglietti di sola andata per la Turchia. Da li si recarono in un campo di addestramento per poi andare in battaglia. Nel corso del dibattimento in aula sono state mostrate le prove che dimostrano la piena volontà del predicatore turco-tedesco di aiutare a partire i quattro ragazzi tanto che per loro Gümüs, affitto’ uno spazio in un magazzino in Mainzer Landstraße a Francoforte, dove vennero depositati i loro bagagli. C’èra poi una telefonata agli atti nella quale Bilal Gümüs parlava con il 16enne mentre questi si apprestava a varcare il confine turco- siriano. Gli avvocati presenti aula avevano subito annunciato ricorso perché “ai loro occhi, una persona innocente è stata condannata” e sono stati abili e di parola. Alla famiglia del 16enne morto in Siria restano le lacrime sperando che in questa bruttissima storia, non sia intervenuta una “manina” a far uscire dal carcere uno dei piu’ pericolosi predicatori salafiti attivi in Germania.

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