La guerra dei Droni miete un’altra vittima: Ucciso nello Yemen l’emiro di AQIM, Qasim Muhammad Mehdi al-Raymi.

Non ci sarebbero piu’ dubbi sulla morte dell’emiro Qasim Muhammad Mehdi al-Raymi 41enne yemenita e uno dei leader piu’ importanti di Aqap (Al Qaeda in the Arabian Peninsula) ucciso nel corso di una vasta operazione che sarebbe avvenuta lo scorso 8 gennaio 2020 nei dintorni di Sanaa, capitale dello Yemen. Al Raymi era stato messo dalla CIA da tempo in cima alla lista dei terroristi da eliminare e per questo sul suo capo pendeva una taglia di 10 milioni di dollari, una taglia che avrebbe ingolosito chi ha messo gli americani sulle tracce del luogo dove si nascondeva il terrorista yemenita. La sua è una lunga storia fatta di odio religioso e attacchi terroristici, nato nel 1978 a Nimr governatorato dello Yemen creato nel gennaio 2004, si era addestrato nel anni 90 nei campi di al-Qaeda in Afghanistan.

Accusato di aver pianificato l’uccisione dell’ambasciatore americano nello Yemen venne arrestato e di seguito condannato nel 2004 a cinque anni di carcere dal quale fuggi’ il 3 febbraio 2006 insieme ad altri 23 combattenti di Al-Qaeda. Da quel momento inizio’ la sua scalata ai vertici Al Qaeda marcata da azioni violente e di grande impatto mediatico come l’attentato suicida che provoco’ la morte di sette cittadini spagnoli e due yemeniti il 2 luglio 2007. Quel giorno un’autobomba con a bordo un terrorista suicida si è lancio’ contro il convoglio dei turisti che stavano vistando un sito archeologico nella provincia di Al Marib (170 chilometri dalla capitale Sana’a), località all’epoca molto frequentata dai turisti occidentali oppure l’attentato terroristico contro l’ambasciata americana a Sana’a del 17 settembre 2008 dove rimasero sull’asfalto sei terroristi, sei poliziotti e quattro civili, tre yemeniti e una donna indiana, che erano all’esterno della sede diplomatica in attesa di essere ricevuti.

Nel 2009 si fece riprendere in un video dove insieme ad altri combattenti di Al Qaeda glorifico’ le azioni del gruppo proprio nel perido nel quale le autorità di Sana’a lo accusarono a giusta ragione, di essere il responsabile del campo di addestramento di al-Qaeda nel  governatorato di Abyan. Sempre nel 2009 preparo’ nei minimi dettagli l’attentato ad un aereo di linea americano sui cieli di Detroit ma che a causa dell’imperizia del 23enne nigeriano Umar Farouk Abdulmutallab  non riuscì’. La bomba che gli era stata cucita nelle mutande si infiammò causandogli ustioni e bruciando una parte del suo sedile, ma fortunatamente non esplose. Nemico giurato di Abu Bakr Al Baghdadi e dell’Isis, Qasim Muhammad Mehdi al-Raymi riapparve nel 2015 quando pronuncio’ la Bayʿa” (l’atto di sottomissione) al leader di Al Qaeda Ayman al-Zawahiri che in cambio lo nomino’ emiro di Aqap in sostituzione di Nasir al Wuhayshi ( ex detenuto di Guantanamo), ucciso anche lui da un drone americano.

Da quel momento i droni della Cia iniziarono incessantemente a dargli la caccia congiuntamente ad un altro emiro di Aqap, il saudita Khalid Saeed Batarfi noto anche Abū al-Miqdād al-Kindī e Abū al-Miqdād al-Kanadī sul quale pende una taglia di 5 milioni di dollari. Per Al Qaeda la morte di Qasim Muhammad Mehdi al-Raymi è un colpo durissimo visto che in molti avevano previsto per lui l’ascesa al comando di Al Qaeda dopo la morte di Ayman al- Zawahiri che nelle ultime immagini diffuse, è apparso molto dimagrito e probabilmente malato.

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