Mentre gli occhi della comunità internazionale e quelli dei media sono puntati quasi esclusivamente sul Coronavirus, la lotta al terrorismo di matrice islamica non conosce sosta. In Italia non si fermano le indagini cosi’ come non si fermano gli allontamenti dal territorio nazionale per motivi di sicurezza nazionale. L’ultima espulsione ma solo in ordine di tempo del 2020 , sta facendo discutere la comunità sportiva dell’Emilia-Romagna perché ad essere allontanato dal territorio nazionale stavolta è un atleta professionista. Secondo il quotidiano bolognese Il Resto del Carlino e il sito web www.atleticalive.it si tratta del 34 enne marocchino Yassine El Kabbouri che nella scheda agonistica della Fidal (Federazione Nazionale di atletica)è iscritto solo con il nome di Yassine Kabbouri . Secondo il Resto del Carlino “II suo profilo è emerso da un’indagine su un suo connazionale che tre anni fa era stato arrestato in Piemonte per associazione con finalità di terrorismo: risultava affiliato allo Stato Islamico ed avrebbe diffuso sul web la propaganda del Califfato, per reclutare combattenti”. L’atleta marocchino era arrivato in Italia nell’autunno del 2019 per motivi sportivi e si era stabilito a Savignano sul Rubicone, un comune di 17.850 abitanti della provincia di Forlì-Cesena. Gli accertamenti sulla sua persona hanno portato all’emissione di un provvedimento di inammissibilità in area Schengen proprio per i suoi legami con l’Isis. Poco prima di essere arrestato e allontato dall’Italia aveva gareggiato domenica scorsa a Misano Adriatico dove era arrivato 2° con il tempo di 29:26 nei 10.000 metri su strada.
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