I dettagli dell’attacco di questa mattina a Romans-sur-Isère (Francia)

Si chiariscono man mano che passano le ore i fatti accaduti quesa mattina nel pressi di Place Jean Jaurès a Romans-sur-Isère, comune francese di 34.444 abitanti situato nel dipartimento della Drôme della regione del Alvernia-Rodano-Alpi, dove un 33enne sudanese ha ucciso a coltellate due persone ferendone altre sette, tre delle quali sono in gravissime condizioni. Alla polizia intervenuta sul posto il richiedente asilo sudanese, ha presentato un permesso di soggiorno rilasciato nel gennaio del 2017 a Abdallah A.O. nato nel 1987 a Tendelty (Sudan). L’uomo è sconosciuto alla polizia e ai servizi di intelligence e secondo quanto è emerso viveva a a Romans-sur-Isère, a pochi passi dalla strada dove ha colpito. Testimoni oculari hanno riferito che intorno alle 10.40 il 33ene sudanese è entrato in un bar tabaccheria dove ha accoltellato il 65enne proprietario ferendolo gravemente, poi è toccato alla moglie (rimasta ferita anche lei) che aveva tentato di difendere il coniuge. Successivamente dopo aver lasciato il coltello nella tabaccheria, Abdallah A.O. è entrato in una macelleria dove ha preso un coltello con il quale ha ucciso un 55enne che stava facendo acquisti, poi si è dato alla fuga ferendo un passante di 59 anni di fronte a un supermercato Carrefour dove la gente era in fila in attesa di entare, prima di attaccare un altro uomo di 44 anni . “C’erano diversi corpi a terra, immersi in pozze di sangue”, ha riferito un testimone oculare. Poi ha aggredito altri due passanti, un uomo di 63 anni e una donna di 38 anni prima di essere arrestato su viale Max Dormoy dalla polizia. Alla vista degli agenti l’uomo avrebbe buttato il coltello e sempre secondo alcuni testimoni, avrebbe iniziato a pregare. Un secondo uomo, un altro cittadino sudanese di 28 anni è stato arrestato poco prima di mezzogiorno, si tratta del compagno di stanza del sospettato dell’autore degli attacchi. Fonti e testimoni della polizia hanno affermato di aver udito durante gli attacchi, Abdallah A.O. gridare “Allah Akbar” (Dio è grande) e successivamente, di averlo sentito recitare una frase in arabo che hanno tradotto in ” Non esiste altro Dio al di fuori di Allah e Maometto è il suo profeta”.

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