L’ultimo dei “Beatles dell’Isis” l’ex rapper britannico ISIS Abdel-Majed Abdel Bary è stato arrestato lunedi notte a Cerro de San Cristobal località nei pressi di Almeria (Andalusia-Spagna). L’uomo è stato fermato al termine di una lunga operazione dell’intelligence spagnola e inglese che ne monitoravano le attività telefoniche e telematiche dal 2018. Con lui sono stati fermati altri due terroristi ricercati dall’Interpol che descrive Abdel-Majed Abdel Bary come “uno dei terroristi più ricercati d’Europa, un uomo dal profilo criminale estremamente violento”. L’ex rapper sarebbe riuscito ad arrivare in Spagna nelle scorse settimane dal Nord Africa via Turchia, munito di apposite mascherine (ritrovate nell’appartamento) ma la Spagna sarebbe stata solo una tappa intermedia nel suo viaggio visto che era l’Inghilterra la tappa finale. Il blitz è scattato dopo che i tre uomini avevano iniziato ad uscire separatamente di casa (sempre con le mascherine), dando l’impressione di poter fuggire nuovamente.
Abdel Bary che secondo l’intelligence inglese “ ha trascorso diversi anni nella zona di conflitto tra Siria e Iraq e ha tratti di personalità molto particolari e un profilo criminale estremamente violento”, prima di partire per il “Siraq” (2013), era un rapper e paroliere in ascesa visto che spesso veniva invitato alla BBC e viveva nel quartiere residenziale di Maida Vale che si trova nella parte settentrionale di Paddington a Londra. Non è chiaro come la sua vita sia andata in frantumi, i giornali inglesi hanno ripotato alcune interviste di suoi amici che sostengono “che si era convertito all’Islam radicale essendo arrabbiato con le autorità britanniche per le guerre in Iraq e Afghanistan”. Gli amici pero’ dimenticano che la guerra santa per Abdel Bary era “un affare di famiglia”. L’ex rapper infatti è uno dei sei figli del jihadista egiziano Mohammed Abdel Magid Abdel Bary nato in Egitto nel 1960, arrivato con la famiglia in Inghilterra con lo status di rifugiato politico nel 1993. Per lui all’epoca, si mosse addirittura Amnesty International che invece di considerarlo un terrorista da tenere lontano dall’Europa, sposo’ la sua tesi e per questo denuncio’ le torture che Bary disse di aver subito dopo l’uccisione del Presidente egiziano Muhammad Anwar el-Sadat (ucciso dalla Jihad islamica di Ayman al Azawahiri il 6 ottobre 1981). L’uomo che già in Egitto è sempre stato organico ad Al Qaeda, ha contribuito all’uccisione di più di 244 persone negli attentati islamici in Kenya e Tanzania negli anni ’90 e che per questo sta scontando dal 2015 una condanna a 25 anni di carcere dopo aver patteggiato la pena ed essere costato alle casse dello Stato britannico milioni di sterline. Per tornare ad Abdel-Majed Abdel Bary dopo un paio di anni trascorsi a decapitare teste e a tagliare gole, si disse deluso dell’esperienza fino a fuggire nell’ottobre del 2015 in Turchia contestualmente al tentativo della 22enne convertita María Ángeles Cala Márquez, governante in un piccolo hotel di Matalascañas ( Huelva – Spagna) di raggiungerlo per sposarlo. La donna che ha trascorso due anni in carcere, ammise di averlo conosciuto su internet.
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