Si torna a parlare di Hayat Boumedienne la compagna di Amedy Coulibaly (1982- +2015), il terrorista islamico responsabile dell’attentato al supermercato Hyper Cacher di Parigi del 9 gennaio 2015 e della morte l’8 gennaio 2015, di una agente della polizia comunale di Montrouge (Hauts-de-Seine) L’attacco al supermercato kosher nel quale morirono quattro ostaggi, venne perpetrato subito dopo la sparatoria alla sede di Charlie Hebdo (12 morti) , avvenuta due giorni prima per mano dei fratelli Saïd e Chérif Kouachi, di cui Coulibaly era sodale. Ora Hayat Boumedienne è di nuovo al centro di una nuova indagine per ” associazione criminale in relazione a un’impresa terroristica“, perché secondo gli inquirenti, la donna sarebbe anche coinvolta in numerose truffe nel settore della compravendita di automobili fatte per finanziare i progetti del suo compagno sposato con rito islamico, Amedy Coulibaly. Di Hayat Boumedienne fuggita dalla Francia due giorni prima degli attacchi in direzione Turchia e poi in Siria, non si hanno piu’ notizie certe dal settembre 2015. La donna arrivo’ in Siria insieme ai due fratelli Mohamed e Medhi Belhoucine (entrambi deceduti nel “Siraq”) ed è proprio con Mohamed Belhoucine, ex studente di ingegneria mineraria considerato come il mentore di Amedy Coulibaly, che la donna venne ripresa dalle telecamere nell’aereoporto di Istanbul il 2 gennaio 2015.
Nel marzo del 2019, Dorothée Maquere, moglie del noto jihadista francese, Jean-Michel Clain, disse agli inquirenti francesi che Hayat Boumeddiene era stata uccisa in Siria ma poi arrivo’ nel marzo scorso la testimonianza di una jihadista tornata in Francia che durante un interrogatorio in carcere, ha affermato di aver incontrato nell’ottobre 2019, la moglie di Coulibaly nel campo di Al-Hol, nel nord-est della Siria dal quale sarebbero successivamente fuggite. Nonostante su Hayat Boumedienne penda un mandato di arresto internazionale, la donna non fu mai riconosciuta nel campo di Al-Hol perchè avrebbe presentato documenti falsi. Secondo gli investigatori questa testimonianza è “credibile e da qui l’apertura della nuova indagine. Per quanto riguiarda i processi per la strage di Charlie Hebdo, dell’omicidio di Montrouge e l’attacco all’Hyper Cacher, nei quali Hayat Boumeddiene è accusata, causa della pandemia sono stati rinviati all’inizio del prossimo mese di settembre 2020. A proposito del campo di prigionia di Al-Hol che ospita in condizioni quasi disumane piu’ di 70.000 persone, la tensione resta altisima al punto che l’Osservatorio siriano per i diritti umani ha parlato delle “molte donne e mogli di combattenti dell’Isis che approfittando dall’incertezza causata dall’epidemia di coronavirus, hanno tentato la fuga”.
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