L’Australia trema, nel 2020 usciranno dal carcere 11 pericolosi jihadisti

E’ allarme rosso a Sidney per il numero dei jihadisti che verranno rilasciati dalle carceri australiane durante il 2020. In totale riacquisteranno la libertà 11 estremisti islamici alcuni dei quali pericolosissimi per la sicurezza nazionale. Il 4 novembre 2020 uscirà dalla prigione di Barwon, Abdul Nacer Benbrika ( sopra nella foto)  uno degli estremisti più pericolosi dell’Australia. Nato in Algeria era il leader di due cellule terroristiche che avevano pianificato attentati sul suolo australiano nel 2004 e nel 2005. Uno degli obbiettivi era la “Grand Final” del 2005 tra i Swans di Sydney e le West Coast Eagles che si svolsero davanti a 100mila persone come da tradizione, al Melbourne Cricket Ground di Melbourne (Australia) poi il secondo obbiettivo era il reattore nucleare di Sydney. Il genero di Benbrika, Shayden Thorne, è stato rilasciato nel marzo 2020 dopo aver scontato tre anni e dieci mesi di carcere per il ruolo avuto nella trama terrorostica sventata denominata “tinnie terror”. Del gruppo che aveva tentanto di salpare con una nave da pesca da Cape York (Queensland) per andare nelle Filippine dove voleva incitare una rivolta e rovesciare il governo ( un piano decisamente velleitario n.d.r), facevano parte oltre al già citato Shayden Thorne, Murat Kaya, Kadir Kaya, Paul Dacre, Antonio Granata e Robert Musa Cerantonio arrestato l’11 luglio del 2014 nelle Filippine dove si nascondeva e da dove twittava di essere in Siria a combattere gli infedeli…

Robert Musa Cerantonio di padre calabrese e mamma irlandese, è nato e cresciuto nei sobborghi di Melbourne convertitosi all’Islam nel 2000 nel giro di pochissimi anni è diventato grazie al web uno dei piu’ influenti predicatori itineranti dell’odio nel nel maggio 2019 è stato condannato a sette anni di prigione sempre la vicenda del 2016. Murat Kaya è stato rilasciato a gennaio 2020 dopo aver scontato quattro anni di carcere, non prima di avre detto durante una delle udienze, che “disprezzava i non musulmani e la legge australiana”. Gli altri ” tinnie terror”. ” Kadir Kaya, Paul Dacre e Antonino Granata – sono stati rilasciati dal carcere all’inizio di maggio 2020 dopo aver scontato la loro pena. A proposito di Abdul Nacer Benbrika, Peter Moroney ex sergente investigativo nel comando antiterrorismo della polizia dal 2001 al 2011 e che faceva parte “dell’Operazione Pendennis” che vide l’arresto di Benbrika, durante il talk show “A Current Affair ha dichiarato”ci si aspettava che quando fosse stato rilasciato sarebbe stato dotato di un braccialetto alla caviglia GPS o di un altro modo per rintracciarne la posizione ma non è stato fatto. Ma allora perché ? Non sono in libertà condizionale, quindi non sono soggetti a supervisione ordinata dal tribunale. Durante l’intervista Peter Moroney ha anche aggiunto “non stiamo parlando di un crimine di tutti i giorni. Stiamo parlando di una persona che è stata condannata per aver cospirato con altri per pianificare un attacco terroristico in Australia.” Altra figura rilevante che uscirà presto dal carcere (scarcerazione prevista nel settembre 2020), è l’ex addetto al servizio bagagli della compagnia aerea australiana Qantas, e che era anche il principale esponente di Al Qaeda in Australia, Bilal Ghazal arrestato e condannato a 14 anni di detenzione “per aver prodotto un manuale del terrorista che descriveva dettagliatamente le tecniche di assassinio e una guida su come abbattere gli aerei. Attualmente sta scontando una condanna a 14 anni nella prigione “Supermax” di Goulburn dove non ha mai rinnegato le idee estremiste e fornito elementi utili agli inquirenti. Dall’Australia sono partiti per il “Siraq” piu’ di 250 combattenti alcuni dei quali divenuti celebri come Khaled Sharrouf ( del quale non si hanno notizie del 2017) che si fece riprendere insieme ai suoi bambini mentre tenevano tra le mani due teste mozzate. Sua moglie Tara Nettleton convertitasi all’islam e originaria di Sydney, è deceduta nel 2015 a seguito di complicazioni associate all’appendicite.I loro bambini sarebbero stati rintracciati in un campo profughi nel 2019 dove sono ancora oggi.

 

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