Qualche giorno fa è stata scoperta a Berlino nell’ambito di una massicia operazione alla quale hanno partecipato 250 funzionari della di polizia criminale di stato (LKA), una nuova truffa perpetrata nell’ambito degli aiuti concessi dallo Stato tedesco attraverso la Investitionsbank Berlin (IBB) alle imprese a seguito della pandemia SARS-CoV-2. Anche stavolta come accaduto nel maggio scorso, i sospettati sono due esponenti di una moschea di orientamento fondamentalista-salafita. Si tratta della moschea denominata “Ibrahim al-Khalil”, che si trova in Colditzstrasse (Berlino-Tempelhof) e che è stata perquisita insieme a due attività commerciali e un appartamento contiguo al luogo di culto. La Procura attraverso il suo portavoce Martin Steltner ha dichiarato; “Sospettiamo che le due persone indagate abbiano presentato più domande per gli aiuti d’emergenza e alcuni abbiano ricevuto i fondi per imprese individuali che in realtà non esistevano e che quindi non hanno mai svolto attività”. Durante la perquisizione è stata isolata la zona di Colditzstrasse dove si trova la moschea e che secondo l’Ufficio di Berlino per la protezione della Costituzione, è ancora uno dei tre più importanti punti di incontro dei fondamentalisti islamici di Berlino. Nel rapporto infatti si legge “Nonostante gli sforzi per presentarsi moderatamente almeno al mondo esterno, il consiglio di amministrazione della moschea continua ad essere salafita”.Sempre secondo il rapporto gli islamisti salafiti a Berlino sarebbero ormai 2.170 ( + 180 in più rispetto al 2018) e i dati dicono anche che Berlino sta diventando “la Mecca dei Salafiti” della Germania visto che sempre di piu’ molti fondamentalisti si stanno spostando nella capitale federale. “La scena salafita a Berlino è attraente”, cosi’ ha dichiarato il capo dell’Ufficio per la protezione della Costituzione di Berlino, Michael Fischer. Se il numero dei salafiti è aumentato in modo significativo il 10% delle circa 100 moschee di Berlino continuano ad essere una loro piattaforma, vedi la moschea “Al-Nur”a Neukölln, la moschea “As-Sahaba” a Wedding e la citata moschea “Ibrahim-al-Khalil” perquista nel 2015 perchè il suo imam Abdelkader Daoud (sotto nella foto), era sospettato “di aver istigato terzi a partecipare alla lotta contro il regime di Assad in Siria attraverso gruppi jihadisti”
Dopo la perquisizione nella moschea “Ibrahim al-Khalil, sono state perquisite anche le abitazioni di alcuni uomini un tempo attivi nella moschea del quartiere di Moabitt “Fussilet 33”, luogo di culto chiuso dalle autorità il 28.02.2017 perché al suo interno si predicava l’odio. Qui poco prima di colpire il mercatino di Natale di Berlino (il 19.12.2016), si era recato il terrorista Anis Amri che era solito partecipare alle preghiere del venerdì. L’operazione degli scorsi giorni, arriva subito dopo la scoperta di una grossa truffa ai danni alla Investitionsbank Berlin (IBB), che ha erogato 145.000 euro di aiuti ad un finto imprenditore che è stato in seguito arrestato.
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