Lo scorso 22 Luglio 2020 il Tribunale amministrativo federale (sentenza A-2138/2020) ha respinto il ricorso del Procuratore generale della Confederazione Michael Lauber che aveva ricorso contro il taglio del suo stipendio. La decisione era stata presa dall’autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione in seguito a numerose vicende che avevano dimostrato alcune irregolarità nel suo operato. In particolare Michael Lauber, era finito nell’occhio del ciclone a seguito degli incontri avuti con il Presidente della FIFA Gianni Infantino che lo stesso Procuratore non aveva segnalato. Nonostante il fatto che anche dal mondo politico gli fossero arrivati chiari segnali di sfiducia dopo che era stato riletto lo scorso 25.09.2019 con 129 voti su 243 schede valide, superando la maggioranza assoluta per 7 voti, Michael Lauber era rimasto tenacemente al suo posto fino a questa mattina. In una nota inviata ai media l’ormai ex Procuratore generale ha offerto proprie dimissioni con queste parole ;“Rispetto la decisione del Tribunale amministrativo federale. Tuttavia continuo a respingere fermamente l’accusa di menzogna. Ciononostante, la mancata fiducia nei miei confronti in qualità di Procuratore generale danneggia il Ministero pubblico della Confederazione. Pertanto, e nell’interesse dell’istituzione, offro le mie dimissioni alla Commissione giudiziaria competente. Ne discuterò le modalità direttamente con quest’ultima”. Se va cosi’ l’uomo che con una serie di decisioni verticistiche e sbagliate, ha distrutto le antenne dell’MPC sul territorio senza contare le molte ombre che queste dimissioni non cancellano. Alla politica ora tocca il compito di nominare un nuovo Procuratore generale che dovrà riparare agli errori fatti dal suo predecessore. Non sarà certo facile.
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