Il jihadista francese Othman Garrido- Abu Salman Al-Faransi originario di La Paillade (Montpellier) condannato in contumacia a 15 anni di prigione nel 2017, è stato espulso questa mattina dal governo di Ankara. L’uomo è già arrivato all’aereoporto di Parigi dove è stato immediatamente arrestato dalle autorità francesi. L’espulsione è stata decisa nell’ambito del “Protocollo Cazeneuve” accordo firmato nel 2014 tra Turchia e Francia, che consente di intercettare al loro ritorno, i jihadisti di ritorno dalla Siria che arrivano in Turchia. Con uno dei suoi fratelli, Othman Garrido, allora 18enne, aveva lasciato la Francia alla fine del 2012 per unirsi al gruppo terroristico Jabhat al-Nusra (Al Qaeda in Siria), per poi passare tra i ranghi dell’ISIS dove divenne famoso grazie ad alcuni video. I suoi genitori, il padre Thierry, convertito al salafismo, sua madre Oubey,di origine marocchina, e i suoi due giovani fratelli, uno dei quali era ancora minorenne all’epoca, lo raggiunsero nel corso del 2013. Secondo quanto riferito dallle autorità turche Othman Garrido era stato catturato nel luglio scorso dalle forze di sicurezza turche mentre si trovava nella regione di Kilis, vicino al confine con la Siria e la Turchia tuttavia, alcune autorevoli fonti raccontano che Abu Salman Al-Faransi si trovava nelle mani di un gruppo di jihadisti siriani che da almeno un anno che lo avevano “comprato” per 100.000 dollari da una banda di rapitori. Il jihadista francese divenne famoso nel 2014 con il video intitolato “Cosa stai aspettando?” diffuso dal canale mediatico dello Stato islamico nel quale esortava i musulmani francesi a unirsi al gruppo terroristico o ad agire sul territorio francese. Con lui nel video che fece molto scalpore perché Othman Garrido brucio’ il passaporto francese, c’èrano il padre Thierry ( che si vede nello sfondo ), Kevin Chassin – Abu Maryam al-Firansi cresciuto nella città di Bourbaki (nord di Tolosa) che è morto nel 2015, e Quentin Lebrun- Abu Osama Al-Faransi nato a Labastide-Rouairoux (dipartimento del Tarn nella regione dell’Occitania), che è attualmente detenuto dalle forze curde.
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