Scarcerato Belal Saadallah Khazaal. Ora l’Australia trema

Belal Saadallah Khazaal o Belal Khazal, australiano libanese ed ex addetto ai bagagli della Qantas Airways all’aeroporto di Sydney e figura di spicco nel Movimento giovanile islamico australiano, è stato scarcerato negli scorsi giorni dopo aver scontato 12 anni nel supercarcere di Goulburn. Era stato riconosciuto colpevole nel 2008  dalla Corte Suprema australiana, “per aver prodotto un manuale che descriveva dettagliatamente le tecniche di assassinio e una guida su come abbattere gli aerei. Durante la detenzione iniziata all’età di 39 anni non ha mai rinnegato le idee estremiste e non ha mai fornito elementi utili agli inquirenti. Il manuale pubblicato online nel settembre 2003 e intitolato “Provisions Of The Rules of Jihad”, è stato descritto come una “guida pratica per ottenere il martirio” includeva consigli sulle tecniche di assassinio e su obbiettivi in vari paesi elencati tra i quali i titolari di cariche pubbliche in un certo numero di paesi, compresa l’Australia. Per l’ex direttore della rivista direttore della rivista “Call to Islam” la Polizia Federale Australiana ha chiesto alla Corte Federale un ordine di controllo provvisorio, che impone obblighi, divieti e restrizioni in modo da “proteggere i cittadini da un atto terroristico”.Khazaal non si è opposto all’ordine di controllo provvisorio tuttavia,  ha contestato alcune delle condizioni che sono state decise per lui. Nato in Libano e padre di due figli, si è addestrato alla “guerra santa “ nel 1998 in un campo gestito dai talebani afgani dove avrebbe conosciuto Osama Bin Laden de quale secondo la CIA, sarebbe diventato un confidente. Il 25 settembre 2009 la Corte Suprema del New South Wales lo condanno’14 anni di carcere, con un periodo di non libertà condizionale di 9 anni, per aver pubblicato il manuale “Provisions Of The Rules of Jihad poi nel 201, il colpo di scena con la condanna annullata e con Belal Khazal scarcerato su cauzione ( i soldi e gli avvocati lorsignori li trovano sempre) con il suo avvocato Charles Waterstreet che alla stampa dichiaro’ che“le sue condizioni di prigione erano solo un passo più in basso rispetto a Guantánamo Bay “. Nuovo colpo di scena nel 2012 con la vittoria del governo di Sidney nel ricorso e il conseguente annullamento della scarcerazione e anche della libertà su cauzione. Nel 2013 l’Alta Corte di Sidney respinge un nuovo ricorso di Belal Khazal. Altra decisione nel 2017 quando dopo aver scontato il suo periodo di non libertà condizionale di nove anni, chiede la libertà condizionale che gli viene negata perché “la sua liberazione avrebbe messo a rischio la sicurezza pubblica e la sicurezza nazionale”. Ora dopo aver trascorso 12 anni nel”Goulburn Correctional Center SuperMax”, Belal Saadallah Khazaal è di nuovo in libertà e adesso l’Australia, trema.

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