Morto Izzat Ibrahim al Duri, già braccio destro di Saddam Hussein. Criminale efferato fece gasare i Curdi nel 1988.

Stavolta potrebbe essere vero, Izzat Ibrahim al Duri già braccio destro di Saddam Hussein (28.04.1937 +30.12.2006), conosciuto anche come “Il re di fiori” è morto. Il “Most-wanted iraqi” era un mazzo di carte da poker che i militari statunitensi idearono per aiutare le truppe ad identificare i membri più ricercati del governo di Saddam Hussein durante la sciagurata invasione dell’Iraq nel 2003. L’annuncio è stato dato da Raghad Saddam Hussein, figlia dell’ex raìs, e dal partito Baath, di cui Al Douri era stato eletto presidente nel gennaio 2007 quindi a qualche settimanadall’esecuzione del dittatore iracheno Izzat Ibrahim al Duri che fu un efferato criminale, ordino’ ad Ali Hassan Abd al-Majid al-Tikritieh conosciuto come “Alì il chimico” (1941- +2010)  di gasare i ribelli curdi di Halabja. Questi fu anche ministro della difesa, ministro dell’interno e capo dei servizi segreti del governo iracheno sotto il regime di Saddam Hussein, ma anche governatore del Kuwait durante l’invasione irachena del 1990-1991.

L’atroce attacco che inizio’ il 6 marzo 1988 fu realizzato con gas al cianuro per rappresaglia contro la popolazione curda che secondo il regime di Baghdad “non aveva combattuto al meglio” contro il nemico iraniano. I morti in totale furono circa 100.000 ( compresi i decessi a posteriori dell’attacco). “Il re di fiori” si macchio’ direttamente anche di quanto accadde nel 1991 in Iraq quando gli abitanti delle paludi (Maʿdan) furono uccisi o costretti a fuggire quando, per vendetta, durante e dopo le rivolte in Iraq, Saddam Hussein fece prosciugare le paludi, che si estendevano per ventimila chilometri quadrati. Izzat Ibrahim al Douri nato il 1 luglio del 1942 nei dintorni di Tikrit (dove nacque Saddam Hussein), si era volatilizzato all’alba dell’invasione americana in Iraq, mentre i marines lo cercavano come uno dei più pericolosi esponenti del regime tanto che su di lui venne messa una taglia da 10 milioni di dollari. Nonostante i soldi spesi per catturarlo, l’iriducibile ufficiale iracheno riusci’ sempre a sfuggire alla cattura mettendosi al comando  dell’Esercito Naqshbandi, un gruppo di miliziani insorgenti sunniti provenienti dal disciolto esercito iracheno che combatterono gli americani. Sulla sua figura si è talvolta fatto confusione specie quando alcuni analisti scrissero che al Duri e il suo esercito divennero come alcuni ufficiali di Saddam organici all’Isis di Abu Bakr Al Baghdadi. Izzat Ibrahim al Duri criminale efferato ma militare pragmatico e astuto non aderi’ mai all’Isis o  ad altri gruppi salafiti dell’area preferendo restare nell’ombra. Nel 2015 la milizia sciita di Asa’ib Ahl al-Haq annuncio’ di averlo ucciso e di aver trasportato il corpo a Baghdad per confermarne l’identità. Il Partito Ba’th ha nego’ i fatti e poco dopo al-Douri apparve poi in alcuni filmati parlando di fatti avvenuti in seguito alla sua presunta morte. Poi nel 2016 “Il re di fiori” apparve in un video dove defini’ i jihadisti dell’Isis “eroi” attaccando contestualmente i “Persiani” (gli sciiti oggi al potere) e i salafiti. Una prova che il vecchio ufficiale di Saddam rimase sempre un efferato criminale ed assassino ma non un jihadista.

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