Il 18enne Abdullakh Anzorov, cittadino russo di origine cecena che godeva dello status di rifugiato concesso ai suoi genitori quando era minorenne, autore dell’assassinio e della decapitazione dell’insegnante Samuel Paty lo scorso 16 ottobre 2020 avvenuta nei pressi del college di Bois-d’Aulne, a Conflans-Sainte-Honorine e che venne ucciso a colpi d’arma da fuoco dalla polizia pochi minuti dopo l’attacco della polizia a Éragny, una città della Val-d’Oise vicino al luogo della tragedia, è stato seppellito domenica 6 dicembre 2020 in Cecenia “con tutti gli onori”. (guarda il video in fondo alla pagina)
Il corpo di Abdullakh Anzorov che era arrivato in Cecenia sabato 5 dicembre 2020, è stato tumulato nel villaggio di Urus-Martan che si trova a circa 30 chilometri dalla capitale cecena Groznyj, “con gli onori degli abitanti” dopo che nel villaggio di Shalazhi, da dove proviene la famiglia Anzorov, è spuntata una targa con la scritta “Strada intitolata ad Abdullah Anzorov“. Quanto accaduto non deve stupire, la violenza l’estremismo religioso fanno parte della storia cecena e non è un caso che i ceceni partiti per il Medio Oriente durante l’ascesa dello Stato Islamico siano stati oltre 4 mila, dei quali quasi due terzi provenienti dalla diaspora europea. Alcuni hanno scalato i vertici dell’Isis fino a diventare dei dirigenti di primo piano: come il carismatico Tarkhan Tayumurazovich Batirashvili, nome di battaglia Abu Omar al-Shishani, uno dei comandanti militari più giovani ma anche più importanti del Califfato, morto in battaglia nel 2016 ad appena trent’anni.
A sorpresa di lui si è tornati a parlare negli scorsi giorni dopo che Aimen Dean, ex membro di al-Qaeda diventato una spia dell’MI6 durante una conferenza a Londra, ha parlato del pericolo che le prossime festività natalizie possano essere funestate da attacchi terroristici. Fin qui nulla di anomalo perchè il pericolo è reale se non fosse che Dean ha detto che questi attacchi sarebbero stati pianificati dal comandante dell’ISIS Abu Omar al-Shishani; “La preoccupazione è che, secondo le persone che lo conoscono (Al-Shishani), sta progettando di vendicare la pubblicazione delle vignette del Profeta Maometto in luoghi come Germania, Regno Unito, Francia e in tutto il periodo natalizio“.
Di Abu Omar Al-Shishani ex sergente dell’esercito georgiano, vice leader dell’ISIS quindi “ministro della guerra” dell’ISIS, non si hanno piu’ notizie dal marzo 2016 data nella quale venne dichiarato morto dopo un attacco aereo americano presso al-Shaddadeh, una cittadina fra Siria ed Iraq, attaccata dai peshmerga. In questi giorni si è scritto che gli USA non confermarono mai la sua morta ma la notizia è falsa perché il 14 marzo 2016 il giornalista David Martin di CBS News scrisse che “Gli Stati Uniti hanno confermato che il comandante dell’ISIS Omar al-Shishani , noto anche come “Omar il ceceno”, è morto. Secondo i funzionari, è sopravvissuto a un attacco iniziale effettuato all’inizio di marzo, ma da allora è morto per le ferite.Un funzionario statunitense aveva precedentemente affermato che un attacco è stato effettuato il 4 marzo da più ondate di aerei e droni. Dopo 12 giorni l’agenzia di stampa dell’ISIS “Amaq” riferi’ che Abu Omar al-Shishani, era stato ucciso durante un combattimento a Shirqat, in Iraq e promise vendetta.
Possibile che dopo quattro anni sia ancora vivo e che per tutto questo tempo un leader della sua caratura, non si sia mai manifestato e abbia assistito alla sconfitta militare dell’Isis? E’ davvero molto improbabile anche se nella sua vita venne dato per morto nel novembre 2014 nel Caucaso per poi ricomparire in Iraq nel 2015, e varie volte in Iraq. Ma perché Aimen Dean ha parlato di lui proprio ora senza mostrare delle prove? Le ipotesi si sprecano, quella piu’ benevola è che si confonda con Murad Iraklievich Margoshvili, identificato anche come Murad Akhmedovich Madaev Abdurakhman, nom de guerre Muslim Abu Walid Shishani classe 1972, comandante del gruppo “Junud al-Sham” ( Soldati del Levante ), a volte chiamato anche “Jund al-Sham”Infine per tornare agli islamisti ceceni irriducibili e determinati, rappresentano la minaccia forse più pericolosa per l’antiterrorismo europeo.
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