Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato lo scorso 16 dicembre 2020, di aver ottenuto l’estradizione dalle Filippine del 30enne cittadino keniota Cholo Abdi Abdullah accusato di aver progettato un attacco terroristico in America. L’uomo che era stato arrestato nel 2019 all’interno del Rasca Hotel di Iba Zambales nel nord-ovest delle Filippine, voleva dirottare e far schiantare su un grattacielo, un aereo di linea per conto dell’organizzazione terroristica somala Al-Shabaab notoriamente legata ad Al-Qaeda. La vicenda è complessa e non si tratta solo di uno dei molti complotti terroristici sventati negli Stati Uniti, c’è di piu’. Il gruppo terroristico somalo capace di di condurre operazioni al di fuori della Somalia ad esempio in Kenya, da tempo ha iniziato a chiedere ai propri seguaci di colpire negli Stati Uniti dove secondo le ultime stime, vivrebbero 85.700 cittadini di ascendenza somala ai quali vanno aggiunti le decine di migliaia di immigrati illegali. I somali negli Stati Uniti vivono principalmente in tre città: Minneapolis-St Paul (Minnesota) dove sono piu’ di 25.000, Columbus (Ohio) e Seattle (Stato di Washington). Si stima che piu’ di un milione di somali siano fuggiti dalla Somalia nel 1991 diretti in Kenya, Etiopia e Gibuti mentre i più ricchi fuggirono nell’Europa occidentale e infine negli Stati Uniti. Secondo un rapporto del Comitato per la sicurezza interna della Camera degli Stati Uniti citato da Star Tribune “più di 250 americani hanno tentato o sono riusciti a raggiungere la Siria e l’Iraq per combattere con gruppi terroristici, “In gran parte non siamo riusciti a impedire agli americani di viaggiare all’estero per unirsi ai jihadisti. I giovani combattenti di almeno 19 stati hanno cercato di unirsi ai terroristi in Siria dall’inizio della guerra civile di quel paese nel 2011. Le reclute del Minnesota costituivano il 26% del campione di 58 casi esaminati dalla task force bipartisan del comitato”.
Per tornare a Cholo Abdi Abdullah le indagini hanno provato che l’uomo era in contatto con un “comandante anziano degli Al-Shabaab che era responsabile, tra le altre cose, della pianificazione dell’ attacco a Nairobi nel 2019 (durante il quale venne ucciso un cittadino americano), e che Al-Shabaab rivendico’ come rappresaglia per la decisione degli Stati Uniti di spostare la propria ambasciata a Gerusalemme. Secondo le autorità americane Cholo Abdi Abdullah su ordine degli Al-Shabaab, inizio’ ad addestrarsi al volo nel 2016 nelle Filippine dove tra il 2017 e il 2018 ha ottenuto una prima licenza di pilota civile presso la “All Asia Aviation Academy”. Gli approfondimenti tecnici hanno poi mostrato come successivamente l’uomo, avesse iniziato una serie di ricerche per identificare gli quali fossero gli edifici piu’ alti nelle città degli Stati Uniti e su come ottenere un visto per gli Stati Uniti, e su come forzare dall’esterno l’apertura della porta della cabina di pilotaggio.
Gli Stati Uniti intanto, continuano a condurre attacchi aerei e con i droni in Somalia (finora 50 attacchi nel 2020), contro obiettivi di Al-Shabaab e certamente questo accadrà anche con la nuova amministrazione guidata dal Presidente eletto Joe Biden nonostante la decisione dell’amministrazione Trump, di ritirare dalla Somalia la maggior parte dei 700 militari americani di stanza nel martoriato paese africano. Il complotto ordito dal gruppo terroristico somalo all’interno degli Stati Uniti preoccupa l’intelligence americana perché segna un deciso cambio di strategia degli Al-Shabaab che negli States come noto, possono contare su centinaia di simpatizzanti e vere e proprie cellule nascoste nell’impenetrabile diaspora somala.
L’atto di accusa contro Cholo Abdi Abdullah
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