La polizia di Berlino ha sventato lo scorso 22 dicembre 2020, un attacco terroristico che si sarebbe dovuto compiere il giorno di Natale. Un 15enne siriano (inizialmente si era parlato di un 22enne) che vive nel quartiere di Marzahn della capitale tedesca, già conosciuto per le sue inclinazioni religiose radicali e che per questo veniva intercettato dalle autorità, intendeva far esplodere una bomba su un bus di linea. L’adolescente è stato arrestato all’alba di martedì durante l’operazione di polizia che ha visto l’impiego di 200 agenti dispiegati nel popoloso quartiere di Marzahn che si trova nella zona nord-orientale della città di Berlino.
Non è chiaro se volesse compiere un attentato kamikaze o se avrebbe lui stesso collocato l’ordigno tuttavia, l’ufficio del pubblico ministero di Berlino ha affermato che le informazioni su un “imminente attentato islamista” sono da ritenersi fondate. Il capo regionale di Berlino dell’Unione di polizia (GdP), Norbert Cioma, ha accolto con favore e lodato l’approccio dei suoi colleghi: “È giusto e importante che agiamo il più rapidamente possibile e non corriamo alcun rischio se sospettiamo che i reati terroristici siano minimi. continua ad essere al centro del terrorismo internazionale e sappiamo che ci sono molte persone in città che si ritiene possano commettere un grave reato penale “. Il Senato aveva recentemente affermato che ci si deve aspettare un altro attacco a Berlino in qualsiasi momento. Esiste una “situazione di rischio costantemente elevato“. Durante l’operazione di polizia sono stati sequestrati tre telefoni cellulari e un notebook che una volta analizzati potrebbero dare alcune risposte sulle attività e sulle frequentazioni del 15enne siriano. Che Berlino sia diventato il centro piu’ importante della scena salafita tedesca lo aveva confermato Torsten Akmann segretario agli interni in seno al Comitato per la protezione della Costituzione lo scorso 2 dicembre 2020; “La situazione di rischio in Germania è costantemente alta, a Berlino a causa del potere simbolico della capitale, è ancora più alta e l’attacco da parte di un singolo autore deve essere previsto in qualsiasi momento” Il Ministero degli Interni stima che a Berlino, vivano 1.140 islamisti salafiti dei quali 470 sono manifestamente violenti.
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