In Italia dopo il governo giallo-verde anche quello giallo-rosso è caduto e stavolta per mano di Matteo Renzi lui che aveva avuto un ruolo decisivo nella formazione dello stesso dopo lo strappo di Matteo Salvini. Che crisi è questa, uno scontro personale tra Conte e Renzi o c’è dell’altro ma soprattutto, riuscirà Mario Draghi a formare un governo di “alto profilo” come indicato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ? Di questa complessa situazione ne abbiamo parlato con Maurizio Belpietro Direttore de La Verità e di Panorama giornali dei quali è anche proprietario.
Direttore, come spiegare questa crisi di governo in piena pandemia?
Non è stato solo uno scontro personale tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi, certo i due non si piacciono e non condividono quasi nulla o meglio, condividono un’area politica che entrambi vorrebbero conquistare: ad esempio, Renzi da tempo sogna di fare il “Partito della Nazione” (o meglio il PDR il Partito di Renzi), andando a cercare i consensi nello stesso bacino elettorale di Conte quindi tra i cattolici di sinistra e i centristi, ma non solo, è stata una lotta di potere perché entrambi vogliono gestire il Paese a modo loro e quando dico questo mi riferisco ai tanti quattrini che stanno per arrivare dall’Europa che entrambi volevano gestire a loro piacimento. Riassumendo: antipatia personale, scontro politico e lotta di potere.
Non crede che i rilevi di Matteo Renzi sul Recovery Plan prima versione erano fondati? Quanto quelli per la questione della delega sui servizi segreti e sul MES?
Sì lo erano allora e sono fondati anche oggi, tuttavia, non è cambiato nulla. Matteo Renzi è stato molto abile nel sottolineare quello che interessava a lui, ad esempio sul turismo sul quale ha citato comuque numeri sbagliati, ma in ogni caso il piano presentato era ed è davvero imbarazzante. Non c’era nulla di concreto, è solo un elenco di buone intenzioni e di problemi che esistono nel nostro Paese da molto tempo. Ci sono enunciazioni generiche come “bisogna investire nell’economia green” oppure “ bisogna potenziare le infrastrutture”che sono tutte cose generiche che io che faccio questo mestiere da tantissimi anni, ho sentito dire da ogni Governo in carica. Il problema è che non c’è scritto quando, dove ma soprattutto come le fai queste cose! Quindi a mio avviso, il “Recovery Plan” presentato era inadeguato allora come lo è oggi, tanto è vero che dietro le frasi generiche di Renzi non c’è un progetto chiaro; ad esempio, non si dice nulla sull’alta velocità da estendere anche in Veneto, sul Ponte sullo Stretto o sui soldi da mettere in altre infrastrutture. Quindi anche qui si tratta solo di chiacchiere generiche. Sul tema dei servizi segreti ha ragione Matteo Renzi ad aver posto il problema solo che anche questo signore vorrebbe controllare l’intelligence, invece di preoccuparsi di come vengono gestiti i vaccini -la cosa più preoccupante e urgente da fare oggi- questi signori si preoccupano dei servizi segreti. Ma secondo voi in questo momento in Italia è una cosa fondamentale occuparsi dei servizi segreti? La verità piuttosto è che sia Conte che Renzi vogliono controllarli perchè pensano che l’intelligence un domani potrebbe tornargli utile e a mio giudizio è una cosa una davvero molto grave. Infine, vi sembra normale che Renzi dopo aver fatto un governo con Giuseppe Conte dopo più di un anno si accorge (inizio dicembre 2020) che il Presidente del Consiglio non aveva ceduto la delega per i servizi segreti come normale che sia? Siamo seri per favore. Anche sul tema del Meccanismo Europeo di Stabilità (o fondo salva-Stati n.d.r) quando Matteo Renzi ha formato il Governo con il Partito Democratico e il MoVimento Cinque Stelle sapeva perfettamente e fin dal primo giorno che questi ultimi del MES non ne vogliono sentire parlare eppure dopo un anno al Governo cosa fa, se ne accorge?
Secondo lei l’Italia dovrebbe prendere i 36 miliardi del MES, la nuova linea di credito agevolata agli Stati europei per pagare le spese sanitarie (Pandemic Crisis Support)?
Io credo che il MES sia un finanziamento condizionato dell’Europa e le condizioni ci sono esattamente come per il “Recovery Plan”. Personalmente non sono contrario a fare debiti per rilanciare l’Italia solo che non voglio che venga fatto lasciando “le chiavi di casa in mano ad altri”. Mi spiego meglio: se io domani mattina voglio fare un finanziamento vado in banca e faccio la richiesta poi la banca, ovviamente, da me vuole delle garanzie compresa quella della solvibilità, poi sulla base di tutto questo decide se accordarmi il finanziamento. Ma io devo sapere che si tratta di un finanziamento, devo conoscere bene le regole, perché magari le condizioni non mi piacciono: ad esempio se il tasso è troppo alto, ma soprattutto, devo avere le carte in mano perché devo sapere cosa mi succede se ad esempio decido di estinguerlo prima. Solo che qui le carte non le forniscono e perché? Ovviamente perché le carte sono chiare sul fatto che sono finanziamenti “molto vincolati”. Ecco perché prima parlavo delle chiavi di casa mia in mano ad altri.
Quali sono le colpe più gravi che rimprovera al governo giallorosso ormai archiviato ?Premesso che il Reddito di cittadinanza non mi piaceva quando era stato fatto dal governo giallo-verde e non mi pace oggi che il Governo è giallo-rosso, ritengo che questo esecutivo non abbia fatto niente di quello che aveva annunciato. Non ha fatto praticamente nulla. Erano state promesse grandi ed importanti riforme a partire da quella sulla burocrazia, avevano promesso che si sarebbero fronteggiati temi importanti come quello dell’immigrazione ma non è stato fatto nulla nonostante gli sbarchi siano aumentati, senza contare tutti i dossier inevasi, ad esempio Alitalia, niente è stato fatto sul tema Autostrade, eppure questo è un nodo da sciogliere visto che hanno più volte detto che avrebbero tolto la gestione delle autostrade alla famiglia Benetton, senza contare i pasticci fatti con la più grande azienda produttrice di acciaio (l’ILVA di Taranto n.d.r) portata quasi al fallimento. Da quando c’è questo Governo non è stato deciso nulla sulla banca Monte dei Paschi di Siena ( MPS), eppure è una grande banca che è stata salvata con i soldi degli italiani ai tempi di Renzi prima e Gentiloni poi come premier. Su tutti questi temi non è stato fatto nulla ma ancor più grave è che non si capisce qual’è la posizione dell’Italia sullo scacchiere internazionale. Noi stiamo con la Cina o con i nostri partner occidentali? Nessuno lo ha capito viste le posizioni ambigue espresse. Hanno galleggiato su tutto e lo sa perché? Perché se in una coppia uno vuole andare in vacanza al mare e l’altro in montagna lo sa che cosa fanno? Alla fine stanno a casa ed è quello che è successo a questo Governo.
Ora il Presidente della Repubblica italiana dopo il fallimento delle trattative condotte dal Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, punta tutto sull’ex governatore della BCE Mario Draghi che dovrebbe tra le tante emergenze, gestire i 209 miliardi che dovrebbero arrivare dall’Europa. Puo’ farcela secondo lei ?
Guardi, io conosco da molti anni Mario Draghi che è una persona seria, capace e di grande valore che sono tutte qualità che ha dimostrato durante la sua lunga carriera ma davvero mi chiedo come potrà governare in questo contesto. Mi pare davvero complicato.
Un anno fa di questi tempi, usciva suo libro scritto con Antonio Rossitto “Giuseppe Conte il trasformista. I voltafaccia e i segreti di un premier per caso”. Chi è davvero Giuseppe Conte?
Innanzitutto è un uomo molto vanitoso, innamorato di se stesso e del ruolo che a sua insaputa e a quella degli italiani, era stato chiamato a svolgere. Questo Presidente per caso la prima volta che lo incontrai ero con Mario Giordano, Giuseppe Conte era già a Palazzo Chigi da qualche mese. Terminato l’incontro io e Mario Giordano ci guardammo e ci dicemmo: “ma questo è davvero il Presidente del Consiglio?”; ci colpì il fatto che non sapeva di cosa parlava specie a proposito della “legittima difesa”, non sapeva se avrebbe fatto un disegno di legge oppure un decreto legge. Però non va sottovalutato perché ha le sue abilità e poi perché è innamorato oltreché di se stesso, della poltrona che occupa per la quale è disposto a tutto. Di fatto Giuseppe Conte ha dimostrato di essere uno che può stare in mezzo al mare in tempesta pur continuando a galleggiare a meno che tra le onde, non incontri un senatore toscano….
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