Secondo il quotidiano spagnolo “La Razon” è terminata nelle scorse ore una grossa operazione degli agenti dell’antiterrorismo marocchini in collaborazione con l’intelligence degli Stati Uniti con i quali è stata smantellata una cellula dell’Isis che stava preparando una serie di attacchi dopo aver effettuato l’addestramento nei campi nel Sahel africano. I quattro uomini arrestati dal “Briaga Central de Investigaciones Judicial” (BCIJ), il braccio operativo della Direzione generale della sorveglianza del territorio (DGST),si nascondevano nella città di Oujda che si trova all’estremità orientale del Paese, ai confini con l’Algeria. La cellula secondo le autorità marocchine aveva tra i suoi obbiettivi caserme militari e centri di sicurezza nazionale e “lo svolgimento dell’operazione di smantellamento della cella non è stato privo di rischi per gli uomini del BCIJ , costretti ad operare in quattro diversi quartieri per arrestare i sospettati, il cui leader è stato neutralizzato sulla terrazza di un edificio mentre cercava di fuggire”. Nell’abitazione del capo della cellula sono state rinvenute “ingenti somme di denaro e i quattro passaporti dei terroristi arrestati. Secondo le autorità marocchine il gruppo stava per partire per il Sahel con l’obiettivo di tornare in seguito in Marocco per attaccare alcuni obiettivi ritenuti prioritari. In tal senso le attività tecniche sulle utenze dei quattro hanno provato che gli obbiettivi stati decisi e per questo la cellula stava per acquistare materiali utilizzati nella produzione di esplosivi. Le attività della cellula dell’Isis erano gestite da un emiro che dalla Siria forniva assistenza logistica e somme di denaro necessarie per le attività. Dalla drammatica strage di Marrakesh del 28 aprile 2011dove morirono 18 persone ( tra i quali anche tre giovani del Canton Ticino e piu’ di 30 feriti), l’intelligence marocchina ha lavorato duramente in accordo con gli Stati Uniti per aumentare le proprie competenze in materia di antiterrorismo. A 10 anni dalla strage del Café Argana Marrakesh che venne preceduta da una serie di attentati suicidi, avvenuti il 16 maggio 2003 a Casablanca ( 45 morti), il Marocco oggi dispone di strutture di intelligence di alta competenza che negli anni sono riuscite a sventare attentati e a ridurre al minimo il pericolo del terrorismo di matrice islamica. I metodi non sono sempre ortodossi tuttavia, chi uccide degli innocenti in nome di Allah non ha gli stessi nostri diritti. Quindi avanti cosi.
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