L’Isis continua a minacciare le Filippine

Negli scorsi giorni il governo delle Filippine ha reso noto che lo scorso 12 aprile 2021, durante gli scontri armati avvenuti nella città meridionale di Marawi tra esercito, polizia e una cellula locale dello Stato Islamico, è rimasto ucciso il terrorista filippino Usop Nasif meglio noto anche come Abu Asraf. L’uomo che aveva attaccato con degli esplosivi i militari filippini secondo quanto riferito dal Brig. Gen. Jose Maria Cuerpo comandante generale della 103a brigata di fanteria “”Nasif ha sparato alla squadra, costringendo i soldati e i poliziotti a rispondere al fuoco ed eseguire manovre di battaglia ravvicinata per avvicinarsi a lui” aggiungendo che :”Nasif è stato ucciso“. Nell’esplosione sono rimasti feriti un ufficiale dell’esercito e sette poliziotti. Figura di rilievo Usop Nasif era il vice-comandante del gruppo “Dawlah Islamiya-Maute” che oggi vede al vertice Faharudin Hadji Satar conosciuto anche come Abu Bakar o Abu Zacaria. Gran parte della città di Marawi venne distrutta nel 2017 dopo che i membri filippini dell’IS, sostenuti dalle loro controparti del sud-est asiatico e del Medio Oriente, assediarono la città nel tentativo di stabilirvi un califfato regionale.

La battaglia che duro’ cinque mesi ( inizio’ il 23 maggio 2017 e termino’ il 23 ottobre 2017 ), provoco’ piu’ di 1.200 morti tra jihadisti, soldati e civili. Gran parte della città è stata distrutta dai bombardamenti aerei delle forze governative. Da allora molti militanti sono fuggiti e si sono nascosti nella foresta a sud di Marawi da dove continuano ad attaccare i militari filippini e a fare proselitismo tra i giovani della regione.

Secondo un rapporto di valutazione del Ministero dei servizi sociali e dello sviluppo della regione autonoma di Bangsamoro, quasi 5.000 famiglie sono state sfollate a causa di nuovi combattimenti tra le truppe governative e gli uomini appartenenti al “Bangsamoro Islamic Freedom Fighters” (BIFF), altro gruppo legato allo Stato Islamico.

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