Lo cercavano da cinque anni ma Endri Elezi, 28enne cittadino albanese responsabile di aver fornito armi a Mohamed Lahouaiej-Bouhlel (sotto nella foto), autore del terribile attentato terroristico rivendicato dall’ISIS commesso il 14 luglio 2016 a Nizza (84 morti e circa 200 feriti), era riuscito a svanire nel nulla fino a ieri sera 22 aprile 2021. L’uomo dopo una lunga indagine è stato arrestato a Sparanise, in provincia di Caserta nell’ambito “di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, gli uomini della polizia di stato delle Digos delle Questure di Napoli e Caserta, attivate dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e con la collaborazione del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Campania”. L’ennesima brillante operazione messa a segno dalle forze dell’ordine italiane nell’ambito del terrorismo internazionale non è ancora stata spiegata nei dettagli probabilmente perché gli inquirenti, sono ancora alla caccia dei facilitatori che hanno permesso a Endri Elezi di rimanere latitante per tutto questo tempo.
Quello si sa è che l’uomo è stato fermato mentre si trovava con il figlio avuto dalla sua compagna, e alcuni suoi connazionali presenti in gran numero nella provincia di Caserta. Altro dato moto importante è che Endri Elezi era arrivato nella zona da poco tempo e nonostante mantenesse un profilo basso ad esempio non si recava in moschee o luoghi associativi, la sua presenza era stata comunque notata come riportato dal Sole 24 ore “dagli investigatori della Digos della Questura di Caserta guidati da Enzo Vitale, che passano costantemente al setaccio tutti i punti sensibili dove presunti terroristi possono lasciare tracce, dalle moschee ai money transfer alle stazioni ferroviarie”. Possibile che qualche suo connazionale dopo averlo riconosciuto abbia deciso di informare le autorità? Possibile. Non sarebbe il primo caso visto che questi individui che rappresentano una minoranza seppur molto pericolosa, sono pericolosissimi anche per le stesse comunità musulmane vista la loro capacità di attrarre i giovani all’ideologia islamica violenta. Così una volta avuta la certezza che si trattasse di lui per Endri Elezi sono scattate le manette ma la sua storia è ancora tutta da scrivere. Chi organizzò l’attentato di Nizza? Chi lo ha protetto così a lungo in Francia e in Italia? E dove è stato in tutto questo tempo e chi lo ha finanziato? Domande che attendono risposte perché il pericolo che corriamo è più forte che mai.
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