Momenti di terrore a Malé capitale delle Maldive, dove ieri in un attentato è rimasto ferito l’ex presidente del Paese Mohamed Nasheed che rimase in carica tra il 2008 e il 2012 anno nel quale si dimise a seguito del tentato golpe delle forze armate maldiviane. Fondatore del Partito Democratico, tenace avversario dell’ex presidente Maumoon Abdul Gayoom al potere dal 1978 al 2008, Nasheed è stato piu’ volte arrestato e incarcerato al termine di “processi farsa”. Il politico maldiviano che dal 2019 è portavoce del Parlamento, che ha riportato ferite in tutto il corpo e «una molto profonda al braccio», è stato investito dall’esplosione mentre stava salendo in una macchina guidata dalla sua guardia del corpo rimasta anch’egli ferita. Secondo alcune testimonianze l’ordigno era stato collocato su una motocicletta parcheggiata vicino all’auto e sarebbe stato azionato a distanza. L’attacco che per il momento non è stato rivendicato ha scosso il Paese alle prese con la difficile situazione nella quale si trova il turismo, unica e plurimilionaria industria del paese (in mano a pochissime persone) e la recrudescenza della pandemia da Sars-Cov 2, ha provocato la reazione ministro degli Esteri Abdulla Shahid che ha dichiarato : «Attacchi codardi come questo non hanno spazio nella nostra società. I miei pensieri e preghiere sono con il presidente Nasheed e gli altri feriti in questo attacco, e con le loro famiglie». Sul fronte delle indagini per il momento non si registrano novità anche se le indagini che “coivolgeranno anche altri Paesi” puntano sui gruppi radicali islamici della Maldive che Mohamed Nasheed ha sempre combattuto
Con una popolazione di 350.000 persone disseminata in un gruppo di atolli sono almeno 500 i jihadisti maldiviani che si sono recati nel” Siraq” un fatto questo, ostinatamente negato dal governo di Male in un paese nel quale l’Arabia Saudita finanzia moschee e scuole coraniche. Estremisti che fino ad oggi non sono mai riusciti a mettere a segno un colpo eclatante ad esempio contro i resorti turisti frequentati da milioni di turiti ogni anno tuttavia, si susseguono i tentativi contro obbiettivi interni. Nel gennaio scorso le autorità di sicurezza delle Maldive affermarono di aver sventato una strage in una scuola della capitale Male nella quale erano in corso degli esami. Se l’attentato contro l’ex presidente Mohamed Nasheed fosse opera loro come altamente probabile, sarebbe un pericolosissimo salto di qualità compiuto dagli estremisti islamici maldiviani.
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