Accordo Iran-Arabia Saudita. I negoziati condotti da Pechino erano in corso da tempo. Relazioni ristabilite ( MDD 19.03.2023)

L’Iran e l’Arabia Saudita, due dei principali paesi del Medio Oriente che da anni hanno rapporti a dir poco conflittuali e la cui rivalità è responsabile di molti problemi nella regione, lo scorso 10 marzo hanno annunciato che, dopo sette anni, ristabiliranno le relazioni diplomatiche e riapriranno le loro ambasciate nelle rispettive capitali. La delegazione iraniana era guidata dal segretario del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale, Ali Shamkhani, quella di Riad dal consigliere per la sicurezza nazionale, Musaid Al Aiban. «Le relazioni tra Teheran e Riad porteranno allo sviluppo della stabilità e della sicurezza regionale e aumenteranno la cooperazione tra i Paesi del Golfo Persico e il mondo islamico per affrontare le sfide esistenti» , ha affermato Shamkhani dopo la firma dell’accordo. La rivalità tra Arabia Saudita e Iran va avanti di fatto da decenni, per ragioni di carattere politico e religioso, anche se la rottura delle relazioni diplomatiche era avvenuta nel 2016, quando l’Iran aveva richiamato il suo ambasciatore dopo che l’Arabia Saudita aveva condannato a morte l’importante religioso sciita Nimr al-Nimr. All’epoca vi furono imponenti proteste in Iran, e l’ambasciata saudita a Teheran venne assaltata e data alle fiamme. Da quel giorno le cose sono andate sempre peggio e i due paesi hanno sostenuto parti opposte in vari conflitti regionali. L’esempio più evidente è quello della guerra civile che va avanti in Yemen dal 2014, in cui l’Iran ha sostenuto e armato i ribelli Houthi, mentre l’Arabia Saudita è una stretta alleata del Governo locale che li combatte. Negli scorsi anni, tra le altre cose, gli Houthi hanno compiuto attacchi anche sul suolo saudita, usando armi che erano state fornite loro proprio dall’Iran.

Un segnale a Washington

L’accordo è stato annunciato in modo congiunto dalle rispettive agenzie di stampa ufficiali dei due Paesi e si tratta di un evento storico: l’Iran, governato da una teocrazia sciita, e l’Arabia Saudita, governata da una monarchia assoluta sunnita, sono da decenni acerrimi rivali e per la loro grandezza e importanza che porta entrambi a voler diventare la potenza egemone della regione, sono stati più volte al centro di intrighi e guerre per procura – come quella nello Yemen – o di attacchi terroristici vedi gli attacchi ai pozzi petroliferi sauditi nei quali sono stati utilizzati droni di fabbricazione iraniana. Visto tutto questo, se davvero sauditi e iraniani normalizzeranno i loro rapporti le conseguenze positive non potranno che coinvolgere l’intero Medio Oriente. Altri aspetti da considerare: l’accordo è stato siglato a Pechino alla presenza del capo della diplomazia cinese Wang Yi che è arrivato al risultato grazie al fatto che la Cina ha buoni rapporti con entrambi i paesi, contrariamente agli Stati Uniti che sono alleati storici dell’Arabia Saudita ma non dell’Iran; inoltre per il governo cinese la firma dell’accordo è un segnale importante che mostra la volontà crescente di impegnarsi diplomaticamente a livello globale mandando così un chiaro messaggio a Washington. Ora i governi dei due Paesi, secondo il comunicato ufficiale, avranno due mesi di tempo per riaprire le proprie ambasciate e gestire il ritorno degli ambasciatori.

La questione Israele

Iran e Arabia Saudita hanno, inoltre, deciso di riattivare un accordo di sicurezza reciproca, accordo che era stato sospeso sette anni fa, dopo la rottura dei rapporti diplomatici, e hanno concordato «sui principi che regolano il rispetto della sovranità degli Stati e la non interferenza negli affari interni». L’Arabia Saudita, inoltre, è da sempre preoccupata dai tentativi dell’Iran di ottenere armi atomiche. Anche per questo, il regime saudita si era avvicinato negli ultimi anni al governo di Israele, principale nemico dell’Iran nella regione. La teocrazia iraniana non ha mai riconosciuto il diritto di Israele a esistere e negli anni ha finanziato e sostenuto numerosi gruppi armati avversari degli israeliani, come Hamas ed Hezbollah. Israele d’altro canto ha compiuto nel corso degli anni numerose operazioni militari sotto copertura in Iran, mirate soprattutto a cercare di danneggiare e rallentare il programma nucleare iraniano. Per questo motivo un’alleanza tra Israele e l’Arabia Saudita, entrambi duri avversari dell’Iran, era sembrata estremamente probabile: l’Arabia Saudita continua a non avere relazioni diplomatiche formali con Israele, ma mantiene rapporti informali piuttosto stretti. Non è chiaro adesso come il ristabilimento dei rapporti tra Arabia Saudita e Iran potrà cambiare le cose.

Leave a reply:

Your email address will not be published.

Site Footer