Lo scorso 17 aprile il Federal Bureau of Investigation (FBI) ha arrestato due uomini con l’accusa di «cospirazione a fini di spionaggio per conto del governo di Pechino» , nel quadro di una indagine su una presunta struttura gestita dalla polizia cinese a Manhattan, nel quartiere di Chinatown. Fonti anonime hanno riferito al New York Times che la struttura farebbe parte di una rete composta da oltre cento stazioni della polizia cinese in tutto il mondo. I due uomini, Lu Jianwang e Chen Jinping, sono stati arrestati nel quadro di una indagine avviata dal FBI e dalla procura di Brooklyn sulle attività della struttura che «avrebbe organizzato e portato avanti operazioni di polizia senza avere i necessari permessi diplomatici» . Sono stati rilasciati su cauzione rispettivamente di 250.000 dollari e 400.000 dollari, con il divieto di avvicinarsi di mezzo miglio alle rappresentanze diplomatiche di Pechino in città o di comunicare con gli altri soggetti accusati di cospirazione. Mentre il dipartimento di Giustizia ha accusato 34 funzionari della polizia nazionale cinese, coinvolti nel cosiddetto «912 Special Project Working Group»di aver minacciato cittadini cinesi negli Stati Uniti critici verso il governo di Pechino, attivando inoltre una macchina della propaganda sulla politica estera statunitense e sulle proteste razziali dopo l’assassinio di George Floyd, sui diritti umani a Hong Kong, sull’invasione russa dell’Ucraina e sul Covid-19.
Già lo scorso autunno gli uomini dell’FBI avevano perquisito un ufficio usato come stazione di polizia situata all’interno di un edificio all’indirizzo di 107 East Broadway. Gli arrestati «Harry» Lu Jianwang, 61 anni, e Chen Jinping, 59 anni, sono entrambi accusati dal tribunale federale di Brooklyn «di aver cospirato per agire come agenti del governo cinese e di ostruzione alla giustizia per aver aperto l’avamposto segreto nella Chinatown di Manhattan all’inizio del 2022». Lu Jianwang è un cittadino cinese naturalizzato statunitense, mentre le fonti non hanno fornito dettagli in merito alla nazionalità del secondo uomo arrestato. Lu Jianwang è anche il presidente di un’organizzazione no profit denominata America Changle Association New York, i cui uffici avrebbero ospitato la stazione oggetto delle indagini. Secondo il dipartimento di Giustizia gli imputati hanno lavorato insieme per istituire la prima stazione di polizia all’estero negli Stati Uniti per conto della filiale di Fuzhou del Ministero cinese della Pubblica Sicurezza (MPS). La stazione di polizia – che ha chiuso nell’autunno del 2022 dopo che coloro che la gestivano sono venuti a conoscenza delle indagini dell’FBI – occupava un piano in un edificio per uffici nella Chinatown di Manhattan. Mentre agivano sotto la direzione e il controllo di un funzionario dell’MPS, Lu e Chen hanno aiutato ad aprire e gestire la stazione di polizia clandestina. Nessuno dei partecipanti allo schema ha informato il governo degli Stati Uniti che stavano aiutando il governo della Repubblica Popolare Cinese (RPC) ad aprire e gestire di nascosto una stazione di polizia MPS illegale sul suolo statunitense.
Matthew G. Olsen assistente procuratore generale della Divisione per la sicurezza nazionale del Dipartimento di giustizia ha affermato che «la RPC, attraverso il suo apparato di sicurezza repressivo, ha stabilito una presenza fisica segreta a New York City per monitorare e intimidire i dissidenti e coloro che criticano il suo governo. Le azioni della Repubblica popolare cinese vanno ben oltre i limiti dell’accettabile condotta dello stato-nazione. Difenderemo risolutamente le libertà di tutti coloro che vivono nel nostro Paese dalla minaccia della repressione autoritaria» . Il procuratore degli Stati Uniti per il distretto orientale di New York Breon Peace ha dichiarato: «Questa accusa rivela la flagrante violazione della sovranità della nostra nazione da parte del governo cinese, istituendo una stazione di polizia segreta nel centro di New York City». Per il vicedirettore ad interim della Divisione di controspionaggio dell’FBI, Kurt Ronnow, «è semplicemente oltraggioso che MPS pensi di poter farla franca istituendo una stazione di polizia segreta e illegale sul suolo statunitense per aiutare i suoi sforzi per esportare la repressione e sovvertire
il nostro stato di diritto. Questo caso è un potente promemoria del fatto che la RPC non si fermerà davanti a nulla per piegare le persone alla loro volontà e mettere a tacere i messaggi che non vogliono che nessuno ascolti» . Se condannati per aver cospirato per agire come agenti della RPC, gli imputati rischiano una pena massima di cinque anni di carcere. L’accusa di ostruzione alla giustizia comporta una pena massima di 20 anni di reclusione. Un’inchiesta internazionale dell’organizzazione per i diritti umani Safeguard Defenders ha rivelato nei mesi scorsi la presenza di queste stazioni di polizia in diversi paesi Europei vedi Olanda, Regno Unito, Irlanda e l’Italia dove questi presidi sarebbero addirittura 11. Secondo Safeguard Defenders questi uffici sarebbero stati istituiti «come centri di consulenza per assistere i connazionali all’estero nel rinnovo delle patenti o altre pratiche amministrative durante la pandemia di Covid-19» , ma in realtà sarebbero stati utilizzate dalla Cina per sorvegliare, perseguire e in alcuni casi rimpatriare gli esuli e i dissidenti, avvalendosi di accordi bilaterali in materia di sicurezza siglati con i governi ospitanti. Vista la situazione anche la Svizzera farebbe bene ad indagare.
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